Kiev , mercoledì, 26. ottobre, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Il Consiglio Panucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose si è appellato al Consiglio Mondiale della Chiese perché sostenga l’Ucraina nel richiedere che la Federazione Russa rispetti quanto stabilito dalla legge umanitaria internazionale.
L’appello, pubblicato il 20 ottobre sul sito del Consiglio, fa leva sulla sensibilità internazionale, descrive la Russia come “Stato terrorista”, denuncia attacchi contro la popolazione civile.
È l’ennesimo appello che viene dall’Ucraina in una guerra che diventa sempre più atroce, con la scoperta di nuove fosse comuni in varie località e la consapevolezza delle torture che parte della popolazione ha subito.
Per comprendere il peso del testo è bene descrivere gli attori coinvolti nella vicenda. Nato poco più di 25 anni fa, il Consiglio Panucraino delle Chiese e delle Organizzazioni religiose rappresenta il 95 per cento delle comunità religiose in Ucraina, ed ha avuto un ruolo cruciale dopo la cosiddetta “Rivoluzione della Dignità”, rimanendo vicino alle persone, ma stabilendo anche un canale di dialogo tra le fedi quando anche le confessioni cristiane rimanevano divise.
Il Consiglio Mondiale delle Chiese (o consiglio ecumenico delle Chiese) compirà 75 anni il prossimo anno, ha sede a Ginevra, si occupa di dialogo ecumenico ed è stato visitato da tre Papi. La Chiesa Cattolica vi partecipa come osservatore. Il Consiglio ha preso posizioni molto nette sulla guerra in Ucraina, e va considerato che lì vi siedono insieme diversi patriarcati ortodossi.