Bruxelles , sabato, 15. ottobre, 2022 12:30 (ACI Stampa).
“Dirigere i nostri passi sulla via della pace”. Esordisce con un brano del Vangelo di Luca la dichiarazione dei vescovi delegati della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), che si è riunita per la sua plenaria a Bruxelles dal 12 al 14 ottobre.
La dichiarazione arriva al termine di una tre giorni che è la penultima del mandato da presidente del Cardinale Jean-Claude Hollerich: a marzo, nella prossima plenaria, ci sarà una nuova presidenza. Iniziata come tradizione con una Messa per l’Europa, i lavori della plenaria non potevano che essere caratterizzati dalla crisi ucraina, con una particolare sensibilità sulle conseguenze della guerra, a partire dalla crisi energetica.
La COMECE, per chi non lo sapesse, è una commissione dei vescovi dell’Unione Europea, che ha il compito di mantenere i rapporti con l’Unione sotto l’articolo 17 del Trattato del Funzionamento dell’Unione Europea che riguarda appunto il dialogo con le religioni. La COMECE, dunque, monitora la situazione dell’Unione Europea, fungendo anche da “occhio” della Chiesa cattolica in Europa.
La dichiarazione finale, approvata da tutti i delegati (tra i quali il vescovo Noel Treanor, che si pensa presto sarà nominato nunzio presso l’Unione Europea), fa un “accorato appello” per la pace in Ucraina, sottolineando che i vescovi si sentono “colmi di profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa”.
Allo stesso modo, i vescovi della COMECE si dicono “ugualmente vicini ai milioni di rifugiati, per lo più donne e bambini, che sono stati costretti a lasciare le loro case, così come a tutti coloro che soffrono in Ucraina e nei Paesi vicini a causa della ‘follia della guerra’,” e sono “profondamente preoccupati per le recenti azioni che accrescono il rischio di un’ulteriore espansione del conflitto in corso, con tutte le sue incontrollabili e disastrose conseguenze per l’umanità”.