Città del Vaticano , venerdì, 7. ottobre, 2022 14:25 (ACI Stampa).
Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Francesco riceve in Udienza alcuni Cappellani di scuole della Svizzera Romanda. "Vi ringrazio di avermi fatto conoscere la vostra esperienza di servizio, accanto a giovani studenti della Svizzera romanda. Un lavoro impegnativo, ma che sicuramente dà tanto a chi lo vive con una motivazione forte e con animo generoso.", dice subito il Papa.
"Ringrazio il vostro portavoce per la sua presentazione, che ha messo in luce alcuni aspetti della realtà giovanile. Questo è prezioso perché non sono cose che avete letto sui libri: è il frutto del vostro stare con i ragazzi, accompagnarli, ascoltarli... E anche portarli davanti al Signore, nella preghiera. È lì, nel silenzio, che riemergono i volti, le storie, i sorrisi e le lacrime, i sogni... Ed è lì che voi ritrovate anche lo slancio interiore, perché un lavoro come il vostro assorbe molte energie e può esaurire lo spirito se non c’è la “linfa” del Signore che lo ricarica", commenta nel saluto Papa Francesco.
"Mi piace vedere il vostro lavoro sullo sfondo del Sinodo per e con i giovani, che abbiamo vissuto quattro anni fa - dice il Pontefice - Anche quel Sinodo non si è esaurito con un bel documento finale, ma è stato il momento culminante di un cammino ecclesiale che precede e che segue l’assemblea".
"Ogni volta che uno di voi si affianca a due o tre giovani in cammino, li ascolta, ascolta le delusioni, i fallimenti, i dubbi che portano dentro, e poi parla loro di Gesù Cristo, risvegliando nei loro cuori la speranza, lì si rinnova qualcosa dell’esperienza dei discepoli di Emmaus. Non dipende dalla vostra bravura: è Cristo vivo che passa, è il suo Spirito che agisce; ma è importante che voi ci siate, è necessaria la vostra presenza accanto a loro", ne è convinto Papa Francesco.
"E l’altro aspetto che merita di essere sottolineato è quello ecumenico: voi siete cattolici e protestanti e lavorate insieme, in collaborazione. Un tempo ci bruciavamo! Questo è buono, dà buona testimonianza, e può aiutare la Chiesa a crescere verso un’unità sempre più piena, più conforme alla volontà di Cristo Signore. Vi incoraggio ad andare avanti su questa strada", conclude il Papa.