Roma , lunedì, 3. ottobre, 2022 18:00 (ACI Stampa).
Le celebrazioni per la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, avranno quest’anno un carattere inedito: innovando la tradizione infatti, per il pellegrinaggio sul luogo del Transito e il gesto dell’offerta dell’olio presso la tomba di San Francesco non è stata coinvolta una singola regione, ma la Conferenza episcopale italiana.
A Padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli di Assisi, chiediamo di spiegarci il motivo per cui è la Conferenza episcopale italiana ad offrire l’olio: “Il pellegrinaggio sul luogo del Transito e l’offerta dell’olio presso la Tomba di San Francesco avranno quest’anno un carattere inedito. Questi gesti, che si rinnovano ogni anno con l’alternarsi delle diverse Regioni, stavolta assumeranno un significato particolare, in quanto vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, degli operatori sanitari, del volontariato, della scuola, delle realtà caritative ed ecclesiali. Pertanto quest’anno è stata coinvolta la Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere una partecipazione che diventi gesto di gratitudine per quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia e occasione per una preghiera speciale per l’Italia e per la pace”.
Come declinare il prendersi cura con il linguaggio francescano?
"L’esistenza cristiana di san Francesco postula una radicale solidarietà con Cristo. L’incarnazione avviene nella storia e ha bisogno della storia: così la sequela di Cristo non avviene fuori dal tempo e dallo spazio ma all’interno di situazioni concrete e precise. Per il Santo di Assisi nei poveri e in coloro che sono ai margini della società rivive il Cristo. La dimensione della cura si sposa bene con il ‘principio dell’incarnazione’, molto caro al carisma francescano e che proprio Papa Francesco ha ribadito ad Assisi.
Cosa vuol dire camminare verso il luogo del Transito?