Assisi , venerdì, 30. settembre, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Assisi, 54° Incontro nazionale di Studi, dedicato al tema ‘Dignità e Lavoro: vie per la Speranza’: tre giorni di riflessioni e confronti con esperti, politici, filosofi, docenti ed esponenti del mondo dell’associazionismo. Il senso della riflessione è proprio "la sostanziale tenuta valoriale rispetto alla domanda di dignità del lavoro".
Partendo da questa riflessione abbiamo chiesto alla responsabile dell’area ‘Cultura, Studi, Ricerche e Formazione’ delle Acli, Erica Mastrociani, di spiegarci per quale motivo dignità e lavoro sono vie per la speranza: “La dignità non è una condizione astratta. Per essere vera deve essere incarnata poiché si determina e realizza nella realtà effettiva dell’essere, nella sua esistenza. Questo vale per tutte le creature, ma diventa imprescindibile quando parliamo di donne e uomini in carne ed ossa. Per i cristiani la condizione di figli e fratelli è intrisa di dignità. Per noi, cittadini italiani, è la Costituzione a parlare chiaro ed a porre il lavoro come cardine della Repubblica.
E’ attraverso il lavoro che l’uomo e la donna realizzano e costruiscono la propria vita che, per la sua natura relazionale e sociale, non è mai un fatto privato ma incide e condiziona l’intera famiglia umana e quindi i caratteri specifici di ogni società. Solo una vita buona ed un lavoro dignitoso sono premesse per una società fraterna. Un lavoro buono è elemento costitutivo della speranza che non è solo una parola ma è costruita sulla materia viva della vita e della sua qualità”.
Perché è stata scelta la città di Assisi?
“Assisi non è un luogo qualunque: la sua carica spirituale, la sua vocazione alla pace, frutto del messaggio di San Francesco, ci è parso il luogo adatto per incontrarci dopo gli anni della pandemia, dentro uno scenario complesso e difficile segnato profondamente dalla guerra, dalla crisi climatica e dalle tante criticità del nostro sistema sociale e politico. E’ da questa Speranza, quella del messaggio evangelico, che vogliamo ancora una volta ripartire per dare il nostro contributo alla realizzazione di una società più giusta per tutti”.