Dhaka , giovedì, 29. settembre, 2022 9:00 (ACI Stampa).
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunita nei giorni scorsi a Matera in occasione del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, ha deciso un doppio stanziamento dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte a situazioni di emergenza che stanno provando alcuni Paesi del mondo.
Si tratta di € 2.000.000 destinati alle comunità agro-pastorali del Sahel e del grande Corno d’Africa, alle prese con una grave crisi alimentare provocata dai conflitti, dalla siccità e dall’aumento dei prezzi; e di € 4.400.000 per le popolazioni di India, Sri Lanka, Pakistan, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Kenya ed Etiopia, realtà in cui guerre, disastri naturali e pandemia hanno innescato o acuito difficoltà umanitarie, come ha sottolineato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi:
In questi mesi tra le 4.000.000 persone bloccate dalle alluvioni improvvise che hanno interessato la zona nord orientale del Bangladesh ci sono anche 1.600.000 bambini, che ‘hanno bisogno adesso di acqua sicura da bere. Prevenire malattie letali legate all’acqua è una delle principali preoccupazioni’, come ha affermato Sheldon Yett, rappresentante Unicef in Bangladesh.
Nella divisione di Sylhet, il 90% delle strutture sanitarie è stato inondato mentre i casi di malattie legate all’acqua continuano a crescere. I bambini, oltretutto, sono esposti a rischi maggiori di annegamento, che è già una delle principali cause di morti fra i piccoli nel Paese.
A padre Giovanni Gargano, missionario saveriano in Bangladesh, abbiamo chiesto di raccontarci la situazione nel Paese colpito dalle alluvioni: “Dopo L'alluvione nella zona di Sylhet la situazione è ritornata nella normalità anche se la gente sta affrontando anche la ricostruzione delle loro case. Poi ci sono stati altri allagamenti anche nelle zone di Mymensingh e nella zona di Khulna a sud del Bangladesh”.