Città del Vaticano , martedì, 27. settembre, 2022 13:00 (ACI Stampa).
“La Giornata Mondiale del Turismo 2022 è dedicata a ‘Ripensare il turismo’. La crisi sanitaria, iniziata a fine 2019 e non ancora conclusa, ha messo tutti di fronte a problemi che vengono da lontano e ne ha evidenziati di nuovi e inaspettati. Sicuramente ci ha colto di sorpresa. Il turismo è stato una delle attività umane più gravemente colpite da questa crisi, ma, paradossalmente, può diventare ora uno dei motori della ricostruzione di un mondo più giusto, sostenibile e integrale. La Chiesa, quindi, guarda alla rinascita e al rinnovamento anche del turismo con gli occhi della speranza”. Lo scrive il Cardinale Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che si celebra oggi.
“L’attività turistica, quale vera e propria industria economica, va svolta – sottolinea il porporato - secondo princìpi di equità e di trasformazione sociale. Ciò avviene, ad esempio, quando vengono rispettati i diritti sul lavoro degli addetti del settore – a tutti i livelli e in ogni Paese – e quando il turismo stesso, come attività del tempo libero e dello svago, si svolge nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e della dignità delle persone. Giustizia è anche condividere i profitti in modo equo, vincendo una logica predatoria”.
Il Cardinale ringrazia poi gli operatori del turismo che si impegnano nell’accoglienza. “Ai cristiani – aggiunge - è richiesto di fare alleanza con tutte le donne e gli uomini di buona volontà”.
Il turismo deve poi rispettare l’ambiente. “La sostenibilità del turismo – spiega il Prefetto - si misura non solo in termini di inquinamento, ma anche nell’impatto sulla biodiversità degli ecosistemi naturali e sociali: c’è bisogno di una sensibilità che allarghi la tutela degli ecosistemi in modo concreto, così da assicurare un armonioso passaggio dei turisti negli ambienti che non appartengono a loro, né a una sola generazione. Tutela della biodiversità e stupore davanti alle meraviglie del creato devono dunque convivere nel turismo ripensato”.
“Anche il turismo – conclude il messaggio - è chiamato ad abbracciare la prospettiva dell’ecologia integrale. Esso, infatti, può sostenere la capacità di rigenerazione di una comunità, favorendo il dialogo tra linguaggi culturali locali e stili di vita dei visitatori”.