Città del Vaticano , giovedì, 22. settembre, 2022 11:45 (ACI Stampa).
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Francesco riceve in Udienza i Canonici Regolari Premostratensi, in occasione del IX Centenario della fondazione dell’Abbazia di Prémontré.
"L’anno scorso, infatti, avete celebrato i 900 anni della prima professione di San Norberto e dei suoi primi compagni, a Prémontré, nel giorno di Natale del 1121. Questo evento segnava la nascita dell’Ordine dei Premostratensi. Del resto i Canonici Regolari fanno professione in una determinata Chiesa, radicata in un luogo preciso.", ricorda il Papa.
"La presenza di una comunità di sorelle o fratelli è come un faro luminoso nell’ambiente circostante. Eppure, la gente sa anche che le comunità religiose non sempre rispondono pienamente alla vita a cui sono chiamate. L’esperienza cristiana concreta è fatta di buoni propositi e di errori, consiste nel ricominciare ancora e ancora. Non per nulla, nella vostra professione canonicale, voi promettete di condurre una vita di conversione e di comunione. Senza conversione non c’è comunione. E proprio questo ricominciare e convertirsi alla fraternità è una chiara testimonianza del Vangelo, più di tante prediche", sottolinea il Papa ai presenti.
"La liturgia è al centro della spiritualità dei Canonici Regolari, e coinvolge tutto il popolo di Dio. D’altronde, la preghiera della Chiesa non conosce confini. La fedeltà alla preghiera comune, che è la preghiera di Cristo, ha in sé un grande valore apostolico. Aiuta ad aprire i cuori e le menti a tutti; e questa apertura si esprime nel carattere pubblico e accessibile delle celebrazioni nelle vostre chiese. Fedeli e passanti sono i benvenuti e sono coinvolti nella comunità orante", dice ancora il Pontefice.
"La storia della missione è una storia di coraggio e abnegazione, per amore. A poco a poco, è cresciuta la consapevolezza che la missione, nel vostro Ordine, poteva comportare la costituzione di nuove comunità stabili in terra di missione. E così nuovi monasteri e abbazie sorsero in contesti molto diversi da quello europeo - commenta il Papa - Oggi, le vostre fondazioni storiche in Europa sono invitate a ripensare la loro propria storia. Nella misura in cui rivivrete, per così dire, i vostri inizi, potrete capire qual è la vostra ispirazione fondamentale. Non dimentichiamolo: essere un Ordine significa imparare gli uni dagli altri; significa che le comunità federate, nella loro autonomia, debbono coltivare un interesse fraterno per tutte le altre comunità".