Roma , venerdì, 23. settembre, 2022 14:00 (ACI Stampa).
La famiglia Manelli è davvero speciale. Settimio Manelli e Licia Gualandris, cinquant'anni di matrimonio, ventuno figli, una famiglia cristiana nata e cresciuta attorno a Padre Pio da Pietrelcina. San Pio per la famiglia Manelli è stato (e ancora è) una guida spirituale, un amico, un profeta. "Supererete i venti figli", profetizzò Padre Pio a papà Settimio, uno dei primi figli spirituali del Santo del Gargano. A raccontare questa bellissima storia ad ACI Stampa/EWTN è Maria Teresa Manelli, figlia di Settimio e Licia. Padre Pio celebrò il suo matrimonio con Francesco il 7 luglio del 1962 e operò molti miracoli per lei e la sua famiglia. Nel giorno della Festa del Santo di Pietrelcina la donna lo ricorda con affetto, fede e rispetto e ricorda gli episodi più belli della sua vita con Padre Pio.
Qual è il ricordo più bello che ha di Padre Pio?
Senza dubbio il mio matrimonio. La vigilia del mio matrimonio sono uscita a fare una passeggiata con il mio fidanzato su Via dei Cappuccini e ho sentito una pace, una serenità, un qualcosa che era fuori del mondo, era una sensazione spirituale di dolcezza che non ho più avuto in vita mia. Poi quando Padre Pio ha voluto conoscere mio suocero, gli ha detto "ecco ti affido questo angioletto", io sono caduta dalle nuvole, Padre Pio mi ha detto questa cosa bellissima e poi mi ha detto "ti auguro di avere tanti figli, non come tuo padre ( 21)" e infatti ne ho avuti 6. Il tesoro più grande che mi ha dato Padre Pio è un marito buono, religioso, un marito fedele, non ci manca niente, si è fatto più santo di me, è diventato terziario lui che non aveva avuto nessuna educazione religiosa....Padre Pio pregava sempre per noi e la mia famiglia. Io non dimenticherò mai quanto pregò per me per un posto di lavoro da insegnante. Io avevo spiegato a Padre Pio che la mia lontananza alla famiglia era un dolore troppo forte e lui mi trovò sempre un posto a Roma, accanto alla mia famiglia.
Come era Padre Pio in confessione?
Era peggio che fare la maturità classica! Se hai la fede allora si che uno ha paura, sennò non ti importa nulla. Noi ci credevamo in Padre Pio, noi sapevamo che sapeva leggerci nell'intimo... Padre Pio non guardava in faccia a nessuno in confessionale e noi ci tenevamo a lui e avevamo paura. Nella confessione era perfetto, prima ti faceva "la santa confessione" poi si avvicinava con la testa allo sportello e ti chiedeva cosa volessi. Padre Pio voleva conoscere sempre il tempo che ti separava dall'ultima confessione. Chiedeva: "ti sei arrabbiata? Ti sei spazientita? Ti sei pentita?" ... Lui aveva il dono di leggere nel cuore. E mi ricordava sempre che le preghiere del mattino e della sera bisogna dirle tutti i giorni fino alla morte.