Città del Vaticano , domenica, 18. settembre, 2022 12:13 (ACI Stampa).
"Si potrebbe anche essere scaltri secondo il Vangelo, essere svegli e attenti per discernere la realtà, essere creativi per cercare soluzioni buone, per noi e per gli altri". Papa Francesco lo ha detto come commento alle letture della liturgia di oggi con la parabola dell'amministratore scaltro. E ancora il Papa sottolinea " l’invito di Gesù: non usate i beni di questo mondo solo per voi stessi e per il vostro egoismo, ma servitevene per generare amicizie, per creare relazioni buone, per agire nella carità, per promuovere la fraternità ed esercitare la cura verso i più deboli".
E conclude Francesco: "anche nel mondo di oggi ci sono storie di corruzione come quella che il Vangelo ci racconta; condotte disoneste, politiche inique, egoismi che dominano le scelte dei singoli e delle istituzioni, e tante altre situazioni oscure. Ma a noi cristiani non è permesso scoraggiarci o, ancora peggio, lasciar correre, restare indifferenti. Al contrario, siamo chiamati ad essere creativi nel fare il bene, con la prudenza e la scaltrezza del Vangelo, usando i beni di questo mondo – non solo quelli materiali, ma tutti i doni che abbiamo ricevuto dal Signore – non per arricchire noi stessi, ma per generare amore fraterno e amicizia sociali".
Dopo la preghiera mariana il Papa ha ricordato il viaggio in Kazakistan, e si è detto addolorato per i combattimenti tra Azerbijan e Armenia chiedendo un accordo di pace e poi il pensiero è andato al popolo ucraino.
Da ricordare che il cardinale Konrad Krajewski, prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità, per la quarta volta in terra ucraina sè stato a Odessa poi Zaporizhia, Kharkiv. Il gruppo il 17 settembre è stato raggiunto da colpi d’armi da fuoco e il cardinale, insieme agli altri, si è dovuto mettere in salvo: "Per la prima volta nella mia vita non sapevo dove fuggire ... perché non basta correre, bisogna sapere dove" ha detto a Vaticannews.
Infine il Papa ha pregato per le vittime della inondazione delle Marche, "che il Signore dia forza a quella comunità".