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Papa Francesco per la GMG 2023: “Ripartire in fretta verso incontri concreti”

Nel messaggio per la GMG di Lisbona, Papa Francesco esorta i giovani a ripartire in fretta, come fece Maria quando andò da Elisabetta

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“Maria si alzò e andò in fretta”. È questo il brano del Vangelo di Luca che costituirà il tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2023, che si terrà a Lisbona. Maria sa di Elisabetta, e si alza per andare da lei. Una fretta buona, la fretta di chi ha ricevuto Gesù e lo vuole portare al mondo. Ed è la fretta che Papa Francesco augura ai giovani, nel messaggio per la GMG.

“Cari giovani – scrive Papa Francesco – è tempo di ripartire in fretta verso incontri concreti, verso una reale accoglienza di chi è diverso da noi, come accadde tra la giovane Maria e l’anziana Elisabetta”. E solo così – aggiunge Papa Francesco – “supereremo le distanze – tra generazioni, tra classi sociali, tra etnie, tra gruppi e categorie di ogni genere – e anche le guerre”.

I giovani, nota Papa Francesco, “sono sempre speranza di una nuova unità per l’umanità frammentata e divisa. Ma solo se hanno memoria, solo se ascoltano i drammi e i sogni degli anziani”.

Nel messaggio, Papa Francesco analizza il brano del Vangelo di riferimento. Sottolinea che sì, Maria dopo l’annunciazione, avrebbe potuto “concentrarsi su se stessa, sulle preoccupazioni e i timori dovuti alla sua nuova condizione”, invece si fida di Dio, e pensa piuttosto ad Elisabetta.

Anzi, si affretta verso di lei, una fretta, nota Papa Francesco, che è “la premura del servizio, dell’annuncio gioioso, della risposta pronta alla grazia dello Spirito Santo”, perché Maria comprende il bisogno dell’anziana cugina e “non resta indifferente”, ma pensa “prima agli altri che a sé stessa”.

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E questo perché – continua Papa Francesco – “davanti a un bisogno concreto e urgente, bisogna agire in fretta. Quante persone nel mondo attendono una visita di qualcuno che si prenda cura di loro! Quanti anziani, malati, carcerati, rifugiati hanno bisogno del nostro sguardo compassionevole, della nostra visita, di un fratello o una sorella che oltrepassi le barriere dell’indifferenza!”

Il Papa spiega che la fretta di Maria è quella di “coloro che hanno ricevuto doni straordinari del Signore e non possono fare a meno di condividere, di far traboccare l’immensa grazia che hanno sperimentato”.

“La madre di Dio – afferma Papa Francesco - cammina in mezzo al suo popolo, mossa da una tenerezza premurosa, e si fa carico delle ansie e delle vicissitudini”.

Ma è una fretta buona, che ci spinge “verso l’alto e verso l’altro”, al contrario della fretta “non buona”, che “ci porta a vivere superficialmente, a prendere tutto alla leggera, senza impegno né attenzione, senza partecipare veramente alle cose che facciamo; la fretta di quando viviamo, studiamo, lavoriamo, frequentiamo gli altri senza metterci la testa e tanto meno il cuore”, una cosa che succede in tanti ambiti del mondo.

Papa Francesco sottolinea però che “a molti di noi è capitato che, inaspettatamente, Gesù ci sia venuto incontro: per la prima volta, in Lui abbiamo sperimentiamo una vicinanza, un rispetto, un’assenza di pregiudizi e di condanne, uno sguardo di misericordia che non avevamo mai incontrato negli altri. Non solo, abbiamo anche sentito che a Gesù non bastava guardarci da lontano, ma voleva stare con noi, voleva condividere la sua vita con noi”.

Ed è questo il messaggio che il Papa lascia per la GMG: Gesù stesso. Ed è all’incontro di Gesù che il Papa invita tutti a recarsi a Lisbona.

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