Londra , venerdì, 9. settembre, 2022 12:30 (ACI Stampa).
A Roma, c’è la basilica di San Bartolomeo all’Isola, gestita da Sant’Egidio, dedicata ai martiri cristiani del XX secolo. Ma non c’è ancora in Europa un santuario dedicato ai cristiani perseguitati di oggi. O, perlomeno, non c’era. Perché ieri sera è stato dedicato a Londra il santuario di Maria, Madre dei Cristiani Perseguitati.
Il santuario arriva in un momento particolarmente opportuno. Non solo ci sono i rapporti (di Aiuto alla Chiesa che Soffre, di Open Doors) che dimostrano come il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo. Ci sono anche rapporti (come quelli dell’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione Cristiana in Europa) che dimostrano come c’è una persecuzione dei cristiani anche nei luoghi inaspettati, sia in maniera palese, con atti di vandalismo e profanazioni, sia in maniera subdola, quando il pensiero cristiano viene semplicemente estromesso dalla vita pubblica o impedito di parlare.
L’iniziativa della dedicazione del santuario è di padre Benedict Kiely, un sacerdote inglese, che ha voluto così avere quello che considera “il primo santuario in Europa specificamente dedicato alla preghiera per la persecuzione attiva dei cristiani che avviene oggi in tutto il mondo”.
Padre Kiely ha avuto l’idea nel 2014, quando si sentì chiamato ad una missione avendo la notizia che in quei giorni nessuna messa veniva celebrata a Mosul. Ed a Mosul, nella Piana di Ninive, c’era la tomba del Profeta Giona. Così, cominciò ad andare in Iraq, la prima volta nel 2015 e poi altre sete volte, e poi a visitare la Siria e il Libano.
Nel 2016, padre Kiely fondò Nasarean.org, una organizzazione caritativa che aiuta i cristiani perseguitati in Medio Oriente che restano nelle loro nazioni con piccoli aiuti di microfinanza.