Karlsruhe , lunedì, 12. settembre, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Con un messaggio in spagnolo, letto dal Cardinale Kurt Koch, Papa Francesco ha fatto avere i suoi saluti all’XI assemblea del Consiglio Ecumenico per le Chiese, sottolineando ancora una volta il suo interesse pastorale per l’organismo e auspicando che possa contribuire a rafforzare i legami di comunione tra le Chiese e le organizzazioni ecumeniche che vi partecipano.
All’XI assemblea del Consiglio Ecumenico per le Chiese si arrivava a seguito della pubblicazione del X rapporto del Gruppo Misto di Lavoro tra Chiesa Cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese, e con questo due documenti di studio su un approccio ecumenico su pace e migrazioni. Due documenti, in realtà, elaborati prima che la crisi ucraina scoppiasse in Europa, eppure incredibilmente attuali.
È dal 1961 una delegazione cattolica partecipa con una delegazione ufficiale all’Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese, a significare un rapporto che nel corso degli anni si è sempre definito in maniera più stretta, fino alle visite dei Papi a Ginevra, con l’ultima di Papa Francesco nel 2018. L’assemblea di quest’anno si è tenuta a Karlsruhe, in Germania, è iniziata l’1 settembre e la delegazione della Santa Sede è stata composta da 18 persone, con il Cardinale Koch come capo delegazione.
Nel suo messaggio, Papa Francesco ha sottolineato che “il nostro mondo resta colpito dalla discordia, dal conflitto e dalla divisione”, e che “guerre, discriminazione e diverse forme di ingiustizia e divisione persistono, anche tra gli stessi cristiani”.
Allo stesso tempo, il Papa ha notato che “il mondo globalizzato in cui viviamo ci richiede una testimonianza comune al Vangelo, come risposta alle pressanti esigenze del nostro tempo”.