Francoforte , sabato, 17. settembre, 2022 14:00 (ACI Stampa).
Mezzo milione di pellegrini si reca ogni anno a visitare il Santuario dei Quattordici Santi a Bad Staffelstein, nella Baviera. La fede dei pellegrini, le tante preghiere esaudite dai Quattordici Santi, la bellezza della chiesa rococò e del paesaggio bavarese rendono questo luogo una delle mete di pellegrinaggio più frequentate della Germania. Padre Maximilian Wagner, rettore del Convento Francescano abitato da 11 confratelli e Rettore del Santuario, spiega ad Acistampa più nel dettaglio, le attrazioni, spirituali e sensoriali, di questo luogo.
Quali sono le tappe più importanti della storia della Basilica e come è diventata un luogo di pellegrinaggio così conosciuto?
«La storia di Vierzehnheiligen (Quattordici Santi) risale al 1445, quando l'area intorno all'attuale basilica si chiamava Frankenthal. Per tre volte di seguito, sempre nello stesso luogo, al pastore Hermann Leicht apparve un bambino che giaceva nel prato e brillava davanti a lui. Nella terza occasione, questo bambino divino fu circondato da altri 14 bambini che affermavano di essere i quattordici “aiutanti nel bisogno” e chiesero che venisse costruita una chiesa con la promessa: "Se vuoi essere al nostro servizio, allora anche noi saremo i tuoi servi!". Durante una quarta apparizione, quando due candele accese scesero dal cielo e rimasero nel luogo dell'apparizione precedente, si verificò la guarigione miracolosa di una cameriera della fattoria in cui lavorava il pastore che era malata terminale. Si diffuse rapidamente la notizia che una persona era stata guarita miracolosamente in questo luogo e che ciò aveva a che fare con le apparizioni del “bambino divino” e dei suoi quattordici aiutanti».
E così ebbe inizio la tradizione di questo pellegrinaggio…
«Esattamente. Numerosi pellegrini partirono alla volta di questo luogo misterioso: ebbe inizio il pellegrinaggio di Vierzehnheiligen. I cistercensi del vicino monastero di Langheim costruirono prima una piccola cappella, poi una chiesa più grande. Quando anche questa diventò troppo piccola per accogliere il grande flusso di pellegrini, si decise di costruire l'attuale chiesa monumentale, risalente al XVIII secolo. L’architetto e ingegnere Balthasar Neumann disegnò il progetto. Nel 1743 fu posta la prima pietra della basilica, che fu completata nel 1772. Con la secolarizzazione del 1803, il monastero cistercense fu sciolto e gli edifici ecclesiastici confiscati. Nel 1835 un fulmine colpì la torre nord della basilica e la incendiò. L'incendio aveva trasformato la magnifica chiesa in un rudere. Dal 1990, dopo un restauro, è tornata al suo splendore originario».