Città del Vaticano , venerdì, 26. agosto, 2022 11:05 (ACI Stampa).
Non trascurare mai la preghiera di adorazione. È l’invito che Papa Francesco fa alle Figlie della Carità Canossiane, che si sono riunite a Roma dal 7 agosto per un capitolo generale che si concluderà il prossimo 30 agosto. Tema del capitolo: “Donne della Parola che amano senza misura. Riconfigurazione a una vita di santità nella e per la missione, oggi”.
Le suore canossiane furono fondate da Santa Maddalena di Canossa nel 1808. Di nobile famiglia, di Verona, inizialmente si era dedicata agli ammalati, mentre poi era stata invitata dal suo vescovo ad occuparsi dell’educazione delle fanciulle del popolo nei quartieri poveri della sua città . Era canossiana anche Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese acquistata e condotta in Italia dove si convertì al cattolicesimo, canonizzata nel 2000. Le Canossiane contavano qualcosa in meno di 3000 religiose diffuse in 294 case sparse nei cinque continenti.
Nel suo discorso, Papa Francesco parla prima di tutto della situazione generazionale, partendo dalla prima parte del titolo “Donne della parola” – e “donne della parola, non donne del chiacchiericcio”, dice il Papa. C’è la testimonianza delle anziane, c’è l’entusiasmo delle giovani, ma le religiose di mezza età “sono più a rischio”, perché “è una età di passaggio”, ma è anche “la fase delle maggiori responsabilità ed è facile scivolare nell’attivismo, anche senza accorgersi. E allora non si è più donne della Parola, ma donne del computer, donne del telefono, donne dell’agenda, e così via”.
Per questo, Papa Francesco plaude al tema della Congregazione, per mettersi alla scuola di Maria e ricentrarsi sulla Parola. E poi, “amare senza misura”, una capacità che “viene dallo Spirito Santo, non viene da noi, dal nostro sforzo”.
Dice Papa Francesco che “allora è possibile amare senza misura facendo spazio allo Spirito e alla sua azione nella nostra vita. E questa è la santità”.