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Papa Francesco, avete la forza per cambiare le cose promuovendone la dignità.

L'udienza del Papa Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari

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“Il termine secolarità, che non equivale pienamente a quello di laicità, è il cuore della vostra vocazione che manifesta la natura secolare della Chiesa”. Papa Francesco lo ha detto questa mattina ai partecipanti dell’Assemblea Generale della Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari (CMIS) ricevuti in udienza. Un incontro rimandato di due anni a causa della pandemia.

Una missione che, ha detto il Papa, vi porta in mezzo alla gente secondo lo stile di Dio che ha voluto nascere da una donna.

“Il carisma che avete ricevuto vi impegna, singolarmente e come comunità, a coniugare la contemplazione con quella partecipazione che vi consente di condividere le ansie e le attese dell’umanità, cogliendone le domande per illuminarle con la luce del Vangelo” spiega Francesco.

La forza per questa missione si trova nella preghiera: “L’incontro orante con Gesù vi riempie il cuore della sua pace e del suo amore, che potrete donare agli altri”.

Un ricordo speciale ad Armida Barelli che ha offerto occasione per una riflessione: “avete la forza per cambiare le cose promuovendone la dignità. Penso a quei luoghi, che sono tanti, nella politica, nella società, nella cultura, in cui si rinuncia a pensare, ci si uniforma alla corrente dominante o al proprio comodo, mentre voi siete chiamati a ricordare che il destino di ogni uomo è legato a quello degli altri”. E si tratta di un percorso che “richiede di scardinare consuetudini che non parlano più a nessuno, di rompere schemi che imbrigliano l’annuncio, suggerendo parole incarnate, capaci di raggiungere la vita delle persone perché nutrite della loro vita e non di idee astratte, nessuno da testimonianza con idee astratte”. La Chiesa non è un laboratorio per tranquillizzarsi e riposare, no la Chiesa è una missione.

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E il Papa conclude: “Non stancatevi di portare nel mondo l’annuncio di una vita nuova, di una fraternità universale e di una pace duratura, splendidi doni del Signore Risorto”.