Roma , venerdì, 2. settembre, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Nei dintorni di Roma ci sono altri due luoghi con memorie ignaziane che vale la pena di visitare: Frascati e Tivoli.
Frascati era la Rocca dei Papi. In questo luogo nell'agosto del 1538 il santo spagnolo incontrò Papa Paolo III. Fu una lunga udienza di almeno un'ora e i due parlarono latino parlando delle accuse che erano arrivate al Papa dai calunniatori dei gesuiti. Il Santo era convinto che per poter predicare ai fedeli è importante "avere una buona reputazione, non solo davanti a nostro Signore, ma anche davanti alla gente, e che non ci siano sospetti sulla dottrina e sul comportamento".
Il Papa decise dunque che il processo si svolgesse, era stato infatti interrotto, e fu così che si arrivò alla dichiarazione di innocenza dei padri che così poterono proseguire la loro predicazione liberi dal fardello delle calunnie.
C'è poi Tivoli e la Rocca Pia, la fortezza fatta costruire dai Papi Pio II e Alessandro VI. Proprio qui Paolo III diede l'approvazione orale alla Compagnia di Gesù nel 1539.
Grazie all'aiuto di un suo parente, tale Antonio de Araoz, sant'Ignazio aveva inviato al cardinale Gaspare Contarini la prima versione della Formula dell'Istituto, i così detto "Cinque Capitoli", accompagnati dal giudizio del censore nominato dal Papa. Si trattava di un domenicano Tomaso Badia, che definiva la vita dalla compagnia di un genere "pio e santo".