Città del Vaticano , venerdì, 19. agosto, 2022 12:05 (ACI Stampa).
Sono cento anni dalla nascita del Servo di Dio Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione e ispiratore di tutte le sue emanazioni. E una di queste emanazioni, la più visibile per certi versi, è il Meeting per l’Amicizia dei Popoli che si tiene ogni anno a Rimini. Il tema di quest’anno è “Una passione per l’uomo”, e come di consueto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, invia un messaggio a nome di Papa Francesco.
Nel messaggio, il Cardinale sottolinea che “a volte la storia sembra abbia voltato le spalle allo sguardo di Cristo sull’uomo”, che invece sottolineava don Giussani, in particolare in un discorso al Meeting del 1985 in cui spiegava che “il cristianesimo non è nato per fondare una religione. È nato come una passione per l’uomo”.
Il Cardinale nota che “la parabola del buon Samaritano” è una “parola-chiave” in questi tempi moderni, scossi da una pandemia in cui “si è vissuta lo solitudine” o da conflitti da cui si deve fuggire”. E questo perché “il buon samaritano è modello di una passione incondizionata per ogni fratello e sorella che si incontra lungo il cammino”.
Una passione che nasce dalla passione di Cristo per il destino di ogni creatura, che deve – aggiunge il Cardinale – “animare lo sguardo del credente verso chiunque: un amore gratuito, senza misura e senza calcoli”.
Nel mondo di oggi, però, questo può “apparire una pia intenzione”, di fronte allo “scontro di tutti contro tutti, dove gli egoismi e gli interessi di parte sembrano dettare l’agenda nella vita dei singoli e delle nazioni”.