Città del Vaticano , mercoledì, 1. aprile, 2015 17:29 (ACI Stampa).
Sono 2500 e vengono da 200 università di ogni parte del mondo. Questa mattina erano in udienza da Papa Francesco. Sono i ragazzi di UNIV 2015 Il Papa li ha salutati con le parole di San Josemaria Escrivà invitandoli “a crescere nell’amicizia con il Signore, perché quello che serve non è una vita comoda ma un cuore innamorato”. La delegazione di universitari dell’Univ 2015 ha portato a Papa Francesco un quadro della fuga in Egitto della Sacra Famiglia per mostrare la loro vicinanza ai cristiani perseguitati in varie parti del mondo. Durante il Forum studenti e studentesse hanno fatto una colletta per aiutare i cristiani perseguitati in Medio Oriente che verrà destinata ai rifugiati del Libano subito dopo l’udienza abbiamo incontrato Filippo Longhi portavoce di Univ: "é una storia molto bella di un incontro che si fa ogni anno nella Settimana Santa, l’idea l’ha avuta un santo, Josemaria Escriva, che volle radunare i giovani di tutto il mondo, e infatti arriviamo da 200 università, e Pasqua ci riuniamo come una famiglia intorno al Papa.”
Tutto comincia con un forum ?
Prima di Pasqua c’è una settimana di incontri che trattano tanti argomenti. Un vero Forum che prevede diverse incontri su un tema particolare e in questo 2015 il tema è stato l’amicizia. Scrittori, filosofi e personaggi di ogni tipo ci hanno raccontato la loro esperienza. La cosa più bella poi è stato viverla l’amicizia.
In questi giorni a Roma siamo 2500, davvero di ogni parte del mondo, e nello specifico ci sono diversi asiatici che sono catecumeni, e hanno la fortuna di venire a Roma e scoprire la universalità della Chiesa e l’entusiasmo, e la normalità che dovrà portare a casa. L’ Univ è un evento legato alla Settimana Santa e poi nella vita quotidiana si vive il tesoro di quello che si è vissuto questi giorni.
C’è qualche episodio che porti nel cuore in modo particolare?