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A Cracovia il più grande altare gotico del mondo è dedicato all'Assunta

Una monumentale opera in legno particolarmente cara a Giovanni Paolo II

L'altare maggiore dedicato all' Assunzione  |  | Basilica dell’Assunzione di Maria Vergine-Cracovia
L'altare maggiore dedicato all' Assunzione | Basilica dell’Assunzione di Maria Vergine-Cracovia
Giovanni Paolo II davanti all'altare Veit Stoss |  | © Istituto del Dialogo Interculturale Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II davanti all'altare Veit Stoss | © Istituto del Dialogo Interculturale Giovanni Paolo II
La Basilica dell’Assunzione di Maria Vergine-Cracovia |  | WR
La Basilica dell’Assunzione di Maria Vergine-Cracovia | WR

Non tutti sanno che il più grande altare gotico si trova in una chiesa a Cracovia: la basilica dell’Assunzione di Maria Vergine.

La chiesa si trova presso la Piazza Grande della storica città sulla Vistola, già capitale della Polonia. La prima chiesa costruita in questo luogo all’inizio del XIII secolo venne distrutta durante le invasioni dei Tartari e sulle sue fondamenta venne edificata in stile gotico l’attuale chiesa che nel corso dei secoli fu modificata secondo gli stili di varie epoche fino all'Art Nouveau. 

E in questo scrigno dell’arte si trova un vero gioiello: l'altare di Veit Stoss, conosciuto come altare di Santa Maria (Ołtarz Mariacki). E’ un pentattico, il che significa che si compone di una parte centrale con figure scolpite, una coppia di ali interne mobili e una coppia di ali esterne fisse. Tutte le ali sono decorate con rilievi in legno scolpiti, dipinti e dorati nei quali vengono rappresentati episodi della vita di Cristo e della Vergine. Questo gioiello dell’arte scultorea gotica fu voluto e pagato dai cittadini di Cracovia ed intagliato tra il 1477 e il 1489 dallo scultore tedesco Veit Stoss (in polacco Wit Stwosz), che si trasferì nella città e ivi rimase per i successivi 20 anni.

L'Altare di Veit Stoss è alto circa 13 m e largo 11 quando i pannelli del trittico sono completamente aperti. Le figure, scolpite in modo realistico, sono alte 2,7 m, ciascuna fu intagliata da un tronco d'albero di tiglio. Altre parti dell'altare sono fatte di legno di quercia e il fondale è in legno di larice. Quando sono chiusi, i pannelli mostrano 12 scene della vita di Gesù e Maria.

La scena centrale dell'altare mostra la morte della Madre di Gesù in presenza dei dodici Apostoli. La scena superiore presenta l’Assunzione della Madonna e in cima, già fuori dalla cornice principale, si vede l'incoronazione di Maria, affiancata dalle figure di san Stanislao e di sant’Adalberto. 

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Va detto che il giorno 15 agosto la Chiesa latina festeggia l’Assunzione di Maria al cielo, mentre quel giorno nella Chiesa ortodossa e nella Chiesa cattolica di rito bizantino si celebra la Dormizione di Maria. L'uso del termine "dormizione" (in latino dormitio) è legato alla dottrina che dice che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto sprofondata in un sonno, dopodiché sarebbe stata assunta in cielo. Anche se, dal punto di vista temporale, Dormizione e Assunzione non sono la stessa cosa, le due ricorrenze liturgiche coincidono. E nello splendido altare di Cracovia si affiancano una sopra l’altra.

Alla Basilica di Santa Maria fu legato in modo particolare, fin dalla sua giovinezza, Karol Wojtyła. Lì pregava spesso quando visitava i suoi parenti in via Floriańska. Negli anni 1952-1958 confessava nella Basilica: il suo confessionale si trovava nella cappella di Nostra Signora della Porta dell'Aurora di Vilnius. Il suo confessionale si trova ancora nella navata sud. Già da Pontefice durante i suoi pellegrinaggi in Polonia, Giovanni Paolo II ha visitato la Basilica tre volte: il 9 giugno 1979, il 13 agosto 1991, il 16 giugno 1999. Durante il suo primo pellegrinaggio in Patria, il Santo Padre pronunciò nella Basilica le parole piene di commozione: “Avrei rimorsi di coscienza se stando a Cracovia non avessi visitato la Basilica di Santa Maria, se non fossi entrato in questo magnifico tempio, di cui è difficile parlare concisamente. C'è tanta bellezza in essa, tanta espressione, tanta atmosfera orante, tanto mistero mariano e tanta raffinatezza! Sono anche lieto che all’ingresso ci si possa inchinare alla Madonna di Częstochowa, incoronata alla fine del pellegrinaggio dell'Arcidiocesi di Cracovia. E da lì, camminando lungo la chiesa, guardare il trittico di Veit Stoss e ammirarlo: questa bellezza gotica che il passato ci ha lasciato nel cuore stesso di Cracovia”.

Oggi tutti coloro che visitano questo tempio mariano di Cracovia possono ammirare il monumentale altare con le scene della Dormizione e dell’Assunzione della Madonna che è stato recentemente sottoposto ad un accurato restauro ed è tornato al suo originale splendore.