Managua , venerdì, 12. agosto, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Lo scorso venerdì 5 agosto, nel mezzo della repressione della dittatura di Daniel Ortega in Nicaragua, il Vescovo di Matagalpa, Mons. Rolando Álvarez, è stato praticamente sequestrato in casa e gli è stato impedito di uscire, al che ha risposto pacificamente cantando “Amigo ”, del famoso cantautore brasiliano Roberto Carlos.
Il ritornello della canzone dice: "Sei la mia anima fratello, davvero l'amico / Che è sempre con me in ogni modo e viaggio / Anche se sei un uomo hai ancora l'anima di un bambino / Colui che mi dà la sua amicizia , il suo rispetto e il suo affetto”.
Monsignor Álvarez, praticamente confinato agli arresti domiciliari, è uno dei vescovi più critici del regime per gli abusi e le violazioni dei diritti umani commessi dalla dittatura di Ortega.
In un comunicato stampa pubblicato il 5 agosto - riporta ACI Prensa - la polizia nicaraguense ha accusato le alte autorità della Chiesa cattolica, e in particolare il vescovo Álvarez, di "usare i media e i social network" accusando falsamente il vescovo di aver cercato di “organizzare gruppi violenti, incitandoli a compiere atti di odio contro la popolazione, provocando un clima di ansia e disordine, turbando la pace e l'armonia nella comunità”.
Di fronte alla persecuzione della dittatura, molte persone hanno mostrato solidarietà al Vescovo nicaraguense. Mons. Álvarez ha ringraziato tutti i segni di solidarietà ricevuti.