Città del Vaticano , lunedì, 22. agosto, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Il 19 marzo 1962 Giovanni XXIII presiedeva il suo ultimo concistoro, assegnando la porpora a 10 presuli. Due di loro - al momento della creazione cardinalizia - erano semplici presbiteri: il domenicano Michael Browne, Maestro Generale dei Frati Predicatori, della diaconia di San Paolo alla Regola e il benedettino Joaquín Anselmo María Albareda y Ramoneda, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, della diaconia di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine.
I due nuovi cardinali saranno di lì consacrati vescovi dallo stesso Pontefice il 19 aprile successivo in seguito alla pubblicazione del Motu Proprio Cum Gravissima. Giovanni XXIII stabiliva che tutti i Cardinali di Santa Romana Chiesa che non fossero vescovi avrebbero dovuto ricevere la consacrazione episcopale.
Insieme ai Cardinali Browne e Albareda y Ramoneda, vennero consacrati vescovi Antonio Bacci; Augustin Bea; William Theodore Heard; Francesco Morano; Arcadio María Larraona Saralegui; André-Damien-Ferdinand Jullien; Francesco Roberti; Francesco Bracci; Alberto Di Jorio e Alfredo Ottaviani.
Successivamente, i Papi hanno concesso poche deroghe alla norma stabilita da Giovanni XXIII.
Giovanni Paolo II ha concesso la dispensa ai Cardinali De Lubac, gesuita, nel 1979; Pavan, rettore emerito della Pontificia Università Lateranense nel 1983; Dezza, gesuita, nel 1991, Koliqi, presbitero albanese perseguitato dal regime comunista nel 1994; Congar, domenicano, nel 1994; Grillmeier, gesuita, nel 1994; Scheffczyk, nel 2001; Dulles, gesuita, nel 2001; Tucci, gesuita, nel 2001 e Spidlik, anch’egli gesuita nel 2003.