Arezzo , martedì, 16. agosto, 2022 14:00 (ACI Stampa).
Uno dei luoghi più importanti in Italia dedicato a San Francesco è senza dubbio la Basilica di San Francesco ad Arezzo. E' un importante luogo di culto cattolico, famoso soprattutto per le Storie della Vera Croce, un ciclo di affreschi di Piero della Francesca presenti nella cappella.
La basilica è storicamente la seconda chiesa francescana di Arezzo. La prima chiesa fuori le mura fu distrutta per motivi di difesa e così la comunità di Arezzo chiese che la seconda fosse costruita dentro le mura (nel 1348).
Sulle pareti della cappella maggiore, tra il 1453 ed il 1464 Piero della Francesca dipinse il celebre ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce.
La chiesa contiene anche un crocifisso del Mastro del Crocifisso di San Francesco di Castiglion Fiorentino, un allievo di Cimabue, appeso al centro della cappella maggiore.
Ma San Francesco passò ad Arezzo? Nella "Leggenda maggiore", una biografia del santo scritta da Bonaventura da Bagnoregio, che ha ispirato i 28 affreschi e i "tituli" delle scene delle "Storie di San Francesco" di Giotto che si trovano all'interno della Basilica superiore di Assisi, si parla anche di Arezzo. E' l'episodio di quando San Francesco cacciò i diavoli dalla città. "Quando il beato Francesco - si legge nella Leggenda maggiore - vide sopra la città di Arezzo i demoni esultanti e al suo compagno disse: “Va', e in nome di Dio scaccia i diavoli, così come dal Signore stesso ti è stato ordinato, gridando da fuori della porta”; e come quello obbedendo gridò, i demoni fuggirono e subito pace fu fatta".