Città del Vaticano , lunedì, 18. luglio, 2022 10:00 (ACI Stampa).
“Come associazione internazionale per i professionisti cattolici della comunicazione, è opportuno che vi incontriate in Corea del Sud, una terra la cui storia di evangelizzazione mostra il ruolo essenziale dei laici nella diffusione del Vangelo. Possa la storia di sant'Andrea Kim e dei suoi compagni duecento anni fa confermarvi nei vostri sforzi per diffondere il Vangelo di Gesù Cristo nel linguaggio dei mezzi di comunicazione contemporanei”. Lo ha scritto il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al SIGNIS World Congress 2022 che si svolgerà presso la Sogang University di Seoul dal 15 al 18 agosto 2022 sul tema “Pace nel mondo digitale”.
“La rivoluzione dei media digitali degli ultimi decenni – prosegue Francesco - si è dimostrata un potente mezzo per promuovere la comunione e il dialogo all'interno della famiglia umana. Infatti, durante i mesi di lockdown dovuti alla pandemia, abbiamo visto chiaramente come i media digitali potessero unirci, non solo diffondendo informazioni essenziali, ma anche colmando la solitudine dell'isolamento e, in molti casi, unendo intere famiglie e comunità ecclesiali nella preghiera e nel culto”.
A volte tuttavia gli spazi digitali – è il monito del Pontefice – “sono diventati luoghi di tossicità, incitamento all'odio e notizie false. Nell'affrontare questa sfida, SIGNIS può svolgere un ruolo importante attraverso l'educazione ai media, mettendo in rete i media cattolici e contrastando le bugie e la disinformazione. Vi incoraggio a perseverare in questi sforzi, prestando particolare attenzione alla necessità di aiutare le persone, specialmente i giovani, a sviluppare un sano senso critico, imparando a distinguere la verità dalla menzogna, il bene dal male, e ad apprezzare l'importanza di lavorare per la giustizia, la concordia sociale e il rispetto per la nostra casa comune”.
L’ascolto – ha ricordato il Papa – è “primo e indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione e la comunicazione non è solo una professione, ma un servizio al dialogo e alla comprensione tra gli individui e le comunità più grandi nel perseguimento di una convivenza serena e pacifica. L'ascolto è essenziale anche per il cammino sinodale che tutta la Chiesa ha intrapreso in questi anni”.