di luce che giunge al cuore di Cristo; questo raggio si riflette sul cuore di sant'Ignazio e da questo sulle quattro parti del mondo - Europa, Asia, Africa, America ai quattro angoli, il mondo conosciuto all'epoca. I Padri della Compagnia di Gesù in queste quattro
parti del mondo aiutano fedeli e infedeli ad ascendere verso Cristo, mentre le eresie e i vizi, vinti, sprofondano nell'abisso. In primo piano in Asia la figura di san Francesco Saverio.
Particolarmente bella la piazza di fronte alla chiesa, con i palazzi che formano una vera quinta di teatro. É il rococò romano.
Poco distante a Piazza Capranica c'è ancora una chiesa piena di ricordi ignaziani. É la chiesa di Santa Maria in Aquiro. Proprio presso questa chiesa Ignazio istituì un'opera di accoglienza per gli orfani. Le femminucce vennero poi assistite nel monastero dei Santi Quattro coronati. Una associazione di laici si occupava di reperire fondi e di gestire la casa e nel 1542 la stessa associazione iniziò a lavorare con i mendicati e i poveri della città cercando di sistemarli in ospedali e asili. Fu Leone XII nella prima metà dell'800 a sopprimere la associazione e affidare l'opera degli orfani ai padri Somaschi. La Compagnia era stata da poco ripristinata dal predecessore, Pio VII nel 1814.
C' ancora un'altra chiesa in zona a Piazza del Collegio Romano ricca di suggestioni ignaziane. Qui il padre aveva fondato la casa per ex prostitute, anche in questo caso erano i laici a gestirla.
Fu Isabel Roser, di Barcellona, ad occuparsi della casa e nel 1545 fece professione solenne dei voti religiosi nelle mani di Ignazio. Un anno dopo Ignazio però chiese la cessazione dei voti stessi.
Il Padre si recava spesso a Santa Marta seguito da alcune di quelle donne che aveva riscattato dal vizio. Lo storico Ribadeneira racconta: "Poiché alcuni gli facevano notare che tali donne, ormai inveterate e incallite in ogni sorta di vizi, facilmente ritornavano alla vecchia vita, per cui non bisognava spendere tanto impegno nel convertirle, il Padre rispondeva: "Niente affatto. Se con tutte le mie fatiche e sollecitudini potessi persuadere una di loro, per una sola notte, a rinunciare a peccare per amore di nostro Signore Gesù Cristo, non tralascerei alcuno sforzo perché, almeno per questo tempo, non offendesse Dio, anche se sapessi che dopo tornerebbe di nuovo alle vecchie abitudini" .
Come ci ricorda Padre de Aldama, già nel 1552 il padre Polanco stima che circa 300 donne erano state riscattate dal vizio.
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