Gubbio , giovedì, 14. luglio, 2022 16:00 (ACI Stampa).
La vita alle volte segue le sue strade e l'uomo che vuole amare Dio si incammina per questi sentieri anche se non li comprende da subito. Così è stata la vita del beato Arcangelo Canetoli.
Nato nel 1460 a Bologna, la sua famiglia è una delle più in vista della città, anche se per una faida con altri casati, vide presto la sua fine. Il giovane Arcangelo seppe vivere, nel silenzio e nella preghiera, questa vicenda che lo colpì in pieno. Non fu certamente una prova facile, nè spiritualmente nè materialmente.
Il suo biografo ufficiale scrisse che probabilmente, nella comunità di Venezia, nella quale il beato aveva l'ufficio di accogliere i pellegrini tra questi riconobbe gli autori della strage familiare, ma con la grazia di Dio, riuscì a perdonare, vivendo la sua esistenza serena e nelle mani del Padre.
Giovanissimo, sentendo la chiamata ad una vita di maggiore raccoglimento, vestì l'abito dei Canonici Regolari di Santa Maria di Reno - chiamati anche “renani” - della famiglia dei Canonici Regolari Lateranensi. Era il 29 settembre 1484.
Per umiltà chiese di essere accolto come semplice fratello, anche se dopo pochi anni, i superiori vedendo il gran bene svolto e le doti intellettuali del giovane, lo consigliarono di accettare, per obbedienza, l'ordinazione sacerdotale che ricevette nel 1498.