Città del Vaticano , lunedì, 11. luglio, 2022 12:05 (ACI Stampa).
“Vorrei invitarvi a trasformare il vecchio continente in un nuovo continente, e questo è possibile solo con voi. Voi giovani europei avete una missione importante. Forse avete sentito parlare dell’iniziativa chiamata Patto Educativo Globale. Si tratta di un’alleanza tra gli educatori di tutto il mondo per educare le giovani generazioni alla fraternità. Vedendo però come sta andando questo mondo guidato da adulti e da anziani, sembra che forse dovreste essere voi a educare gli adulti alla fraternità e alla convivenza pacifica! Tra i primi impegni del Patto Educativo c’è quello di ascoltare i ragazzi, gli adolescenti e i giovani. Perciò, cari giovani, fate sentire la vostra voce! Se non vi ascoltano, gridate ancora più forte, fate rumore, avete tutto il diritto di dire la vostra su ciò che riguarda il vostro futuro. Vi incoraggio ad essere intraprendenti, creativi e critici”. Così il Papa nel messaggio inviato oggi alla “EU Youth Conference” che si svolge a Praga.
“Tra le varie proposte del Patto Educativo Globale- sottolinea Francesco - ne richiamo due. La prima: aprirsi all’accoglienza, e quindi il valore dell’inclusione: non lasciarsi trascinare in ideologie miopi che vogliono mostrarvi l’altro, il diverso come un nemico. L’altro è una ricchezza. Nessuna discriminazione contro nessuno, per nessuna ragione. Essere solidali con tutti, non solo con chi mi assomiglia, o mostra un’immagine di successo, ma con coloro che soffrono, qualunque sia la nazionalità e la condizione sociale. Non dimentichiamo che milioni di europei in passato hanno dovuto emigrare in altri continenti in cerca di futuro. Anch’io sono figlio di italiani emigrati in Argentina. L’obiettivo principale del Patto Educativo è quello di educare tutti a una vita più fraterna, basata non sulla competitività ma sulla solidarietà”.
“L’altra proposta che vorrei richiamare – prosegue il Pontefice - riguarda la cura per la casa comune. Se non riuscirete voi a dare una svolta decisiva a questa tendenza autodistruttiva, sarà difficile che altri ci riusciranno in futuro. Non lasciatevi sedurre dalle sirene che propongono una vita di lusso riservata a una piccola fetta del mondo. È urgente ridurre il consumo non solo di carburanti fossili ma anche di tante cose superflue. Educare per conoscere, oltre che sé stessi e l’altro, anche il creato”.
Francesco ricorda poi la guerra in Ucraina, “una guerra assurda, essa rende ancora più urgente un Patto Educativo che educhi tutti alla fraternità. Ora dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi. Se il mondo fosse governato dai giovani, non ci sarebbero tante guerre: coloro che hanno tutta la vita davanti non la vogliono spezzare e buttare via ma la vogliono vivere in pienezza”.
Il Papa offre come modello un giovane che ”si è battuto contro il nazismo durante la seconda guerra mondiale, Franz Jägerstätter, proclamato Beato dal Papa Benedetto XVI. Quando venne chiamato alle armi si rifiutò, perché riteneva ingiusto uccidere vite innocenti. Franz preferì farsi uccidere che uccidere. Riteneva la guerra totalmente ingiustificata. Se tutti i giovani chiamati alle armi avessero fatto come lui, Hitler non avrebbe potuto realizzare i suoi piani diabolici. Il male per vincere ha bisogno di complici”.