Città del Vaticano , giovedì, 7. luglio, 2022 14:00 (ACI Stampa).
Anche la fortezza di Castel Sant' Angelo è un luogo di memorie ignaziane. Nel nostro percorso romano sui passi di Sant' Ignazio di Loyola dopo San Pietro arriviamo appunto al Castel Sant'Angelo.
Era il 3 aprile 1537, martedì di Pasqua,- come ricorda Padre De Aldama- quando i primi Compagni di Ignazio tennero qui una disputa teologica alla presenza di Papa Paolo III, mentre il pontefice pranzava. Scrive sant'Ignazio: "Dopo che furono arrivati molti cardinali, vescovi e teologi, discussero con loro; fra questi il dottor Ortiz e altri illustri teologi. Il risultato fu che il Papa fu così contento, e come lui tutti i presenti, che cominciarono a concedere loro tutti i favori possibili. Paolo III diede loro il permesso di recarsi a Gerusalemme, concedendo una o due volte la sua benedizione ed esortandoli a perseverare nei loro propositi. Diede loro in elemosina 60 ducati, e i cardinali e le altre persone presenti ne aggiunsero altri 150. A quelli di loro che erano sacerdoti, il Papa diede la facoltà di confessare e assolvere anche in casi che erano riservati ai vescovi. A quelli che non erano sacerdoti, diede lettere dimissorie, in modo che, in tre giorni festivi o in tre domeniche qualsiasi vescovo li potesse ordinare (sud-diaconi, diaconi e) sacerdoti".
Paolo III era un grande sostenitore della Compagnia e fu lui di fatto a crearne la prima forma insieme ad Ignazio.
Sempre a Castel sant' Angelo il 2 settembre del 1549 Paolo III ricevette Pietro Canisio che era in partenza per la Germania. C'erano anche dieci "scolastici" che partivano per Palermo dove avrebbero fondato un collegio.
Ma a Castel San' Angelo non ci sono solo ricordi lieti. Al tempo della soppressione della Compagnia fu proprio nelle fortezza che venne incarcerato il Padre Generale Lorenzo Ricci.