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Il Papa agli Orionini: “Il fuoco di Cristo è fuoco buono, fuoco d’amore”

Papa Francesco riceve questa mattina in Udienza in Vaticano una rappresentanza della Famiglia Orionina nel 150° anniversario della nascita di S. Luigi Orione e i partecipanti al Capitolo Generale dei Figli della Divina Provvidenza

Papa, Udienza alla Famiglia Orionina |  | Vatican Media / ACI Group
Papa, Udienza alla Famiglia Orionina | Vatican Media / ACI Group
Don Orione in Ucraina |  | https://www.operadonorione.it/
Don Orione in Ucraina | https://www.operadonorione.it/

Papa Francesco riceve questa mattina in Udienza in Vaticano una rappresentanza della Famiglia Orionina nel 150° anniversario della nascita di S. Luigi Orione e i partecipanti al Capitolo Generale dei Figli della Divina Provvidenza. Per il Papa la Famiglia carismatica Orionina è una “pianta unica con molti rami”, formata da religiosi, religiose, consacrate secolari e laici, tutti alimentati dal medesimo carisma di San Luigi Orione.

“E mentre ringraziate e fate festa, sentite viva la forza del carisma, sentite l’impegno che esso richiede per essere seguaci e familiari di un grande testimone della carità di Cristo; l’impegno di rendere presente, con la vostra vita e la vostra azione, il fuoco di questa carità nel mondo di oggi, segnato dall’individualismo e dal consumismo, dall’efficienza e dall’apparenza”, dice Papa Francesco nel suo discorso.

“Per favore, che il fuoco non resti solo nel vostro focolare e nelle vostre comunità, e neppure solo nelle vostre opere, ma che possiate gettarvi nel fuoco dei tempi nuovi per il bene del popolo”, questo l’invito del Papa. Quello di Gesù “è un fuoco di amore, un fuoco che accende il cuore delle persone, un fuoco che dà luce, riscalda e vivifica”. Il fuoco di Cristo è “fuoco buono”.

“Cari fratelli e sorelle della Famiglia Orionina, oggi essere discepoli missionari, inviati dalla Chiesa, non è prima di tutto un fare qualcosa, un’attività, ma un’identità apostolica alimentata continuamente nella vita fraterna della comunità religiosa o della famiglia”, ecco un altro punto importante per il Pontefice.

“Per favore, niente chiacchiericcio. Il chiacchiericcio è un tarlo, un tarlo che corrompe, un tarlo che uccide la vita di una comunità, di un ordine religioso. Niente chiacchiericcio. So che non è facile, questo vincere il chiacchiericcio non è facile e qualcuno mi domanda: “Ma come si può fare?”. C’è una medicina molto buona, molto buona: morderti la lingua. Ti farà bene!”, dice a braccio il Pontefice.

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“Il nostro tempo chiede di aprirci a nuove frontiere, di scoprire nuove forme di missione. Guardiamo a Maria, a me piace pregarla come Nostra Signora in fretta: non perde tempo, va e fa.”, conclude il Papa.