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Letture, il Battista e i santi Giovanni e Paolo nei romanzi di fede e spiritualità

Douglas e Lee raccontano i santi come in un romanzo

La copertina del libro  |  | ITACA La copertina del libro | | ITACA

Tra pochi giorni si festeggeranno i santi Pietro e Paolo. Tutto è pronto per una festa viva, vissuta, soprattutto a Roma, e dopo due anni di forzata pausa a causa della pandemia.

Ma già oggi il clima di festa si avverte diffusamente perché si celebra san Giovanni Battista, ricorrenza molto sentita, in tutta Europa. Sono tre figure-chiave della fede cristiana, tre colonne portanti di cui conosciamo i tratti salienti, il ruolo fondamentale, gli scritti a fondamento della tradizione della Chiesa. Conosciamo anche gli episodi centrali delle loro esistenze, i martiri, la morte, la santità. 

Eppure, spesso ne conserviamo un’impressione solenne, forse lontana e distaccata, come se si fossero trasformati nelle mille statue maestose che arricchiscono basiliche, cattedrali, abbazie, chiese… I romanzi, i racconti sono forse il “mezzo” per avvicinarli un po’ di più a noi, giganti delle fede, certo, ma essenzialmente uomini, con i loro dolori, debolezze, solitudini, persino tradimenti. 

Simone, che diventerà Cefa, Pietro, pescatore di Galilea, non è particolarmente felice ne’ disperato, non si distingue da tanti altri, come lui. Lavora, mantiene la famiglia, mangia, si preoccupa del tempo, per sapere se e quanto potrà pescare. Una vita come quella di migliaia di altri. Ma Lui, il Maestro, chiama proprio Simone, lo sceglie per trasformarlo in “pescatore di uomini”, Ed è così che lo racconta Lloyd C.Douglas nel suo romanzo "Il grande pescatore", diventato ormai un classico, da cui è stato tratto un film, a sua volta diventato un classico del genere, e che recentemente la casa editrice Itaca ha ripubblicato.  

Douglas è nato nel 1877 ed è morto nel 1951, negli Stati Uniti. Era un pastore luterano ed era convinto che la letteratura fosse uno strumento essenziale per affrontare le tematiche religiose, i suoi romanzi comunque si trasformavano in best-sellers e poi in film dal successo internazionale. E’ accaduto con La tunica, nel 1942 e poi nel Grande Pescatore, nel 1949.

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Il “segreto” di questo successo si nasconde forse nel fatto che l’autore riesce a mescolare elementi romanzeschi, che tengono alta la tensione del lettore, intrecciati al racconto evangelico e storico. Al centro delle trame Lui, Gesù di Nazaret.

Nel romanzo "Il grande pescatore" tutto comincia da Fara, sedicenne, nata dall’infelice matrimonio tra Arnon, principessa araba, e Antipa, figlio di Erode, che decide di partire per la Galilea per uccidere l’uomo che l’ha messa al mondo e poi ha abbandonato sua madre. Un viaggio mosso dall’odio e dal desiderio di vendetta. Ma incontra Giovanni Battista – proprio lui – e poi in Simone, un pescatore che possiede diverse barche. Una vita tranquilla quella di Simone, figlio di Giona, tutta dedita al lavoro di pescatore. Tranquilla e banale, tutto sommato, Fino al giorno in cui sente parlare di Gesù, che da qualche tempo percorre le strade della Galilea richiamando folle sempre più numerose e compiendo guarigioni miracolose. Simone, che da giovane si è allontanato dalla pratica religiosa, non vuole credere in lui come uomo di Dio, piuttosto lo immagina come uno dei tanti falsi profeti,  ma una insolita inquietudine lo porta a mettersi sulle sue tracce. Quando si trova di fronte a lui, però, deve riconoscere che "c’era proprio qualcosa di strano in quell’uomo".  Inizia a seguirlo e scopre che tutto quello che lo interessava ora non ha più molto significato.. Lui una mattina lo ha chiamato per nome e dunque tutto è cambiato. 

Douglas riesce a raccontare questa storia attraverso un intreccio di personaggi e avvenimenti che ne hanno fatto un “format” vincente, come ha fatto anche nel romanzo di grande successo  La tunica, sempre incentrato sulla figura di Cristo. Nel romanzo dedicato a Pietro emerge anche il ritratto delle prime comunità di cristiani e la loro straordinaria esperienza dell’incontro con Gesù, partendo dalla domanda: "Cos’è mai che rende quest’uomo diverso da tutti gli altri?".

Oggi ricorre la festa di san Giovanni Battista e per celebrarlo vorremmo suggerire la lettura di un racconto un po’ diverso, alternativo. Ma di grande qualità e suggestione. La scrittrice Vernon Lee verso la fine dell’Ottocento ha pubblicato una serie di romanzi e racconti dedicati all’Italia e al suo immenso patrimonio artistico. Nell’ "Avventura di Wintrop" san Giovanni è presente indirettamente, o meglio è durante la sua festa in una non meglio identificata città del Nord Italia che si consuma a misteriosa vicenda di Wintrop, appassionato d’arte e a suo volta artista, travolto in una misteriosa avventura in cui c’entrano un quadro, una storia d’amore infelice, una casa che ospita inquietanti presenze e il bellissimo paesaggio notturno nel cuore dell’estate nella lunga notte di san Giovanni.

 

Lloyd C. Douglas, Il grande pescatore. Il romanzo di Pietro, Itaca editore, pp.640, euro 21

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Vernon Lee, L’avventura di Wintrop, Sellerio editore, pp.101