Roma , giovedì, 23. giugno, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Per l'Incontro Mondiale delle Famiglie c'è un'installazione proposta da Fra Sidival Fila. Si trova nello storico Battistero di San Giovanni in Laterano e prende il nome di "Sindoni".
Questa proposta artistica, organizzata e promossa dal Pontifico Istituto Teologico Giovanni Paolo II, vuole essere il "contributo culturale" che l’Istituto offre in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolge a Roma dal 22 al 26 giugno 2022.
A spiegare la mostra è lo stesso sito dell'artista francescano. "Le otto tele sono state realizzate utilizzando tessuti ed elementi floreali risalente al 18° e al 19° secolo; si tratta di fodere di dalmatiche di uso liturgico applicate, mediante una precisa tecnica di restauro, su stoffe di cotone. Nel retro delle tele verranno successivamente applicate lastre di specchi in plexiglass, che avranno la funzione di alleggerire visivamente le opere appese al centro del complesso architettonico, riflettendo gli elementi come fossero delle finestre aperte verso spazi infiniti ed indefiniti", si legge sul sito ufficiale.
"Il concept dell'esposizione mira a proporre una riflessione sul tempo, sulla memoria, sul vissuto di tanti uomini, che resta indelebilmente impresso nelle stoffe. Si intravedono sui tessuti delle forme che, “come sindoni" di corpi, sudori e ossidazioni, macchie e lacerazioni, convivono insieme, in un dialogo costante e assordante. I manufatti, inoltre, testimoniano la tessitura a telaio, tessuti fatti di trame e orditi, simboli eloquenti della fatica delle relazioni e del lavoro dell'uomo; vesti che coprendo rivelano l'essere interiore animato da uno spirito pensante e amante, orientato verso l'infinita presenza che lo inabita", riporta ancora lo stesso sito.
"L'umana famiglia viene dunque rappresentata senza corpi e senza volti, affinché ogni corpo ed ogni volto possano vedersi riflessi ed espressi in queste evanescenti forme corporee, presenti in un continuo ed interminabile persistere. E in questa rappresentazione immaginiamo i corpi e i volti di tutte le famiglie del mondo", spiega l'artista sempre sul sito.