Città del Vaticano , lunedì, 20. giugno, 2022 11:54 (ACI Stampa).
Inizia dai ricordi di Buenos Aires Papa Francesco nell'udienza ai Membri del Sinodo della Chiesa Greco Melkita che si svolge a Roma. E ringrazia monsignor Kahhale. Poi parla della necessità di pregare gli Apostoli Pietro e Paolo "in società che alcune analisi definiscono “liquide”, con legami leggeri che moltiplicano le solitudini e l’abbandono dei più fragili".
Guarda alla Siria "amata e martoriata" e all' est Europa dove i drammi della guerra "non ci devono far dimenticare quello che da dodici anni si consuma nella vostra terra".
E ancora ecco i ricordi: "il primo anno di pontificato, quando era preparato un bombardamento sulla Siria, che abbiamo convocato una notte di preghiera, qui, in San Pietro, così anche c’era il Santissimo Sacramento e la piazza piena, che pregava. C’erano anche dei musulmani, che avevano portato il loro tappeto e pregavano con noi. E lì è nata quell’espressione: “Amata e martoriata Siria”. "
C'è commozione per i racconti chi nello sguardo è "quasi prosciugato di speranza, incapace di sognare un futuro per la sua terra".
E per non perdere la speranza il Papa chiede che "si possa giungere ad una equa e giusta soluzione al dramma della Siria".