Città del Vaticano , martedì, 21. giugno, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Tre anni dopo l’ultimo appuntamento con Benedetto XVI, è Papa Francesco a presiedere all’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolge dal 26 al 27 settembre 2015 a Philadelphia, negli Stati Uniti.
“La famiglia ha la carta di cittadinanza divina. La carta di cittadinanza che ha la famiglia - ha spiegato Francesco al Franklyn Parkway - l’ha data Dio perché nel suo seno crescessero sempre più la verità, l’amore e la bellezza. Nelle famiglie sempre, sempre c’è la croce. Sempre. Perché l’amore di Dio, il Figlio di Dio ci ha aperto anche questa via. Ma nelle famiglie, dopo la croce, c’è anche la risurrezione, perché il Figlio di Dio ci ha aperto questa via. Per questo la famiglia è una fabbrica di speranza, di speranza di vita e di risurrezione, perché è Dio che ha aperto questa via”.
Il secondo meeting a cui ha preso parte Papa Francesco si è svolto a Dublino dal 22 al 26 agosto 2018.
“Care famiglie – è stato il saluto del Papa in Irlanda - siete la grande maggioranza del Popolo di Dio. Che aspetto avrebbe la Chiesa senza di voi? Una Chiesa di statue, una Chiesa di persone sole… Dio desidera che ogni famiglia sia un faro che irradia la gioia del suo amore nel mondo. Che cosa significa? Significa che noi, dopo aver incontrato l’amore di Dio che salva, proviamo, con o senza parole, a manifestarlo attraverso piccoli gesti di bontà nella routine quotidiana e nei momenti più semplici della giornata”””.
“Il matrimonio cristiano e la vita familiare – concludeva Francesco - vengono compresi in tutta la loro bellezza e attrattiva se sono ancorati all’amore di Dio, che ci ha creato a sua immagine, così che noi potessimo dargli gloria come icone del suo amore e della sua santità nel mondo. Papà e mamme, nonni e nonne, figli e nipoti: tutti chiamati a trovare, nella famiglia, il compimento dell’amore. La grazia di Dio aiuta ogni giorno a vivere con un cuore solo e un’anima sola”.