Roma , mercoledì, 15. giugno, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Un incontro mondiale con una formula inedita e multicentrica: accanto alla sede principale dell’evento, che rimane Roma, ci sono tante iniziative locali nelle diocesi di tutto il mondo, analoghe a quelle che contemporaneamente si svolgono nella capitale italiana.
Pur rimanendo infatti Roma la sede designata, ogni diocesi è centro di incontri locali per le proprie famiglie e le proprie comunità, come aveva detto tempo fa Papa Francesco: “Nei precedenti Incontri la maggior parte delle famiglie restava a casa e l’Incontro veniva percepito come una realtà distante, al più seguita in televisione, o sconosciuta alla maggior parte delle famiglie. Questa volta, avrà una formula inedita: sarà un’opportunità della Provvidenza per realizzare un evento mondiale capace di coinvolgere tutte le famiglie che vorranno sentirsi parte della comunità ecclesiale”.
A fra Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, chiediamo di raccontarci come si sono preparate le diocesi in vista dell’imminente incontro mondiale della famiglia: “Com’è ormai noto, l’Incontro Mondiale delle Famiglie del 22-26 giugno, avrà una forma multicentrica e diffusa. Questo significa che solo una piccola rappresentanza di famiglie (circa 2500/3000 persone) si ritroverà Roma, mentre tutte le diocesi e i territori, si sono attivati per organizzare cammini ed eventi.
In generale molte diocesi hanno intrapreso dei cammini di avvicinamento e preparazione che rispecchiassero e rispettassero le loro esigenze e i temi affrontati nell’anno. Alcune diocesi invece, hanno preferito mettere assieme le forze e organizzare un evento comune (a volte a livello di regione ecclesiastica, penso ad esempio all’Umbria o alla Campania). Prezioso per tutti è stato il materiale fornito dal Dicastero e dal vicariato di Roma (le catechesi e lo schema presente nel kit pastorale) sono state occasioni per raccogliere le famiglie e condividere con loro esperienze e vita.
Un altro strumento utilizzato dalle diocesi è quello del pellegrinaggio. In molte si sono messi per strada per prepararsi ad un incontro fecondo. Da una ventina di diocesi è stata recepita la proposta offerta dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale Familiare dal RNS e dal Forum delle Associazioni Familiari del pellegrinaggio con le famiglie che solitamente veniva fatto agli inizi di settembre.