Roma , mercoledì, 15. giugno, 2022 14:00 (ACI Stampa).
La famiglia è “piano di Dio”, garantisce “il futuro della socieà”, e viene sempre più attaccata a livello internazionale. La Societas Theologiae Ecclesiasticae, che fa riferimento alla Fondazione tedesca per le Virtù Cristiana, ha organizzato lo scorso 10 giugno un simposio a Roma su “Famiglia: nucleo della società e della Chiesa su piccola scala”. In vista dell’Incontro Mondiale per le Famiglie, il simposio aveva lo scopo di definire il concetto di famiglia secondo la visione cristiana, dipanandone il concetto in da diverse sfaccettature.
Stephan Kampowski, professore del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per gli Studi sul matrimonio e la famiglia, ha parlato della famiglia dal punto di vista antropologico. Kampowski ha detto che l’esperienza della famiglia è “così fortemente radicata nell’umanità che bisogna chiedersi come sia possibile che una realtà così fondamentale in molte società oggi non sia più percepita nella sua essenza e che le legislazioni e la giurisprudenza arrivano a dare il nome di famiglia ad altri tipi di relazioni che non hanno nulla a che fare con il matrimonio e la famiglia secondo l’idea tradizionale”.
In particolare, Kampowski ha sottolineato come, dopo la rivoluzione sessuale, ci sia stata una sostanziale separazione tra “sessualità e fertilità”, includendo così anche dei tipi di unione “sterile” come quella omosessuale. Ma, ha aggiunto, secondo il progetto di Dio può “esistere solo quella famiglia che garantisce il futuro della società e della Chiesa, e può essercene una sola: quella che, per sua struttura e per sua stessa natura, si pone interamente a servizio della vita”.
Hanna-Barbara Gerl-Falkoviz, filosofa delle religioni, ha invece tenuto un discorso dal titolo: “Fortunatamente diversi: uomo – donna – bambino”. Secondo la filosofa, l’uomo “diventa uomo e padre solo attraverso la donna”, e la donna “diventà donna e madre solo attraverso l’uomo”. La durata nel tempo di questa relazione “significa lealtà, e lealtà significa esclusività.
"La donna non si distacca dall'uno integra – ha detto Gerl-Falkovitz - è dissolta. È divinamente fornita all'uomo, è l'ultimo dono della potenza divina a lui come lui a sua volta lo è a lei; la soluzione di entrambi, il portare insieme di entrambi è l'evento ultimo della creazione, è l'azione di un dio, l'azione di un'origine che non conosce 'anche meglio'.”