Roma , martedì, 14. giugno, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Il 13 giugno 1231 spirava a Padova padre Antonio da Lisbona. Aveva appena trentasei anni. Sacerdote, predicatore e professore di teologia, il nome del santo è legato alla grande capacità di ascolto e di divulgazione del vangelo che nella sua esistenza fu grande. Già sacerdote e membro dei canonici regolari di Sant'Agostino a Coimbra lascia tutto per farsi frate minore.
Una vita spesa nella predicazione e nella povertà ed umiltà, richieste dalla Regola di San Francesco si fa prossima alle necessità dei piccoli servendoli con amore e dedizione.
Leggendo le fonti storiche si comprende il grande amore per il prossimo, che animava la vita del presbitero. Seppur impegnato in moltissimi incarichi, tra cui l'insegnamento universitario e la guida di una Provincia dell'Ordine rimase sempre un uomo semplice come il vangelo chiede e dedito a quella carità che in lui fu vita.
Di carattere sereno e riflessivo fu amico di tutti, e chi ebbe il dono di avvicinarlo ne rimpianse le grandi doti di empatia e generosità.
Grande è stato l'influsso del santo nella storia del suo mondo: dalla lotta contro l'usura ai tantissimi miracoli che portano il proprio sigillo.