Venezia , lunedì, 13. giugno, 2022 18:00 (ACI Stampa).
Il dolce sguardo di Maria e il confortante viso del Figlio nella sia braccia e poi i santi e l'oro dei legni emergono nella penombra di nuovo nello splendore che devono aver avuto nel momento in cui sono stati collocati nella Cappella di San Tarasio, nella Chiesa di San Zaccaria a Venezia.
Un lungo restauro del Polittico della Vergine, di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna e dell’intagliatore Ludovico da Forlì per la preziosa cornice lignea, realizzato tra il 1440 e il 1443 ha concluso un lungo e complesso intervento dell’ICR, che ha portato al risanamento dell’intero gruppo di tre preziosi polittici, realizzati secondo un progetto unitario dalla bottega di Antonio Vivarini per la Cappella di San Tarasio.
Cinque tavole con la Vergine in trono con il bambino, San Marco, Santa Elisabetta, San Biagio e San Martino compongono la grandiosa struttura che all’interno di una complessa cornice lignea dorata, dipinta e arricchita da busti di santi scolpiti in legno, che sul verso sono un grande armadio-reliquiario, dove sono dipinti, sugli sportelli, i santi dei quali erano conservate le reliquie.
In realtà, solo 2 delle 5 tavole restaurate nei laboratori ICR appartengono all’originario assetto del polittico Vivarini e sono di mano del pittore di Murano e del suo socio Giovanni d’Alemagna: sono quelle raffiguranti San Marco e Santa Elisabetta, collocate alle due estremità del polittico. Le altre 3 tavole, quelle centrali raffiguranti la Vergine in trono con il bambino, San Biagio e San Martino, provengono da un altro polittico smembrato e sono opera del pittore Stefano “pievano di Sant’Agnese”, come lo stesso artista si firma nella tavola centrale raffigurante la Vergine, datando al contempo l’opera al 1385.
Un inserimento che si deve ad un altro restauro eseguito nel'800 nel quel si sostituirono le 3 tavole originali della bottega Vivarini, ormai in pessime condizioni, con le opere di Stefano recuperate da un altro polittico della Scuola dell’Arte dei Forneri a Santa Maria dell’Orto.