Città del Vaticano , lunedì, 6. giugno, 2022 14:00 (ACI Stampa).
La globalizzazione e l’accelerazione delle comunicazioni internazionali rendono il dialogo in generale, e il dialogo interreligioso in particolare, "una questione cruciale". Lo ha detto il Papa ai partecipanti alla Sessione Plenaria del Dicastero per il Dialogo Interreligioso che si svolge in questi giorni a Roma.
“È appena entrata in vigore la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium sulla Curia Romana, e questo settore del suo servizio alla Chiesa e al mondo non ha perso nulla della propria rilevanza. Questa è la vostra missione: promuovere con altri credenti, in modo fraterno e conviviale, il cammino della ricerca di Dio; considerando le persone di altre religioni non in modo astratto, ma concreto, con una storia, dei desideri, delle ferite, dei sogni", dice il Papa nel suo discorso.
Solo così per Francesco si potra costruire un mondo di pace e abitabile. "Di fronte al susseguirsi di crisi e conflitti, alcuni provano a fuggire dalla realtà rifugiandosi in mondi privati, altri la affrontano con violenza distruttiva, ma tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo”, sottolinea il Papa.
Riconoscendo che “il nostro mondo, sempre più interconnesso, non è altrettanto fraterno e conviviale”, il Pontefice ha sottolineato che “ogni uomo e ogni donna è come una tessera di un immenso mosaico, che è già bella di per sé, ma solo insieme alle altre tessere compone un’immagine, nella convivialità delle differenze”.
"La convivialità unisce socialmente, ma senza colonizzare l’altro e preservandone l’identità, ha una rilevanza politica come alternativa alla frammentazione sociale e al conflitto”, ne è convinto il Pontefice.