Beirut , lunedì, 6. giugno, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Con il cuore pieno di speranza, il Libano ha celebrato, nella piazza del Convento della Croce a Jal el Dib Bkennaya Libano, la beatificazione di due martiri cappuccini: Leonard Owais Melki e Thomas Saleh. Ha presieduto la messa di beatificazione il Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
Dopo le letture, il cardinale Semeraro ha detto nella sua omelia che: "Cercare giustizia per i poveri e i deboli... è santità". Il sermone si era incentrato sulla sete di giustizia, la chiamata di Cristo alla sua sequela, il significato del martirio, i tormenti che i due martiri, Leonard Melki e Thomas Saleh, hanno subito, il dono della forza, che è la terza virtù essenziale in la fede cattolica e l'audacia che lo Spirito Santo concede per testimoniare Cristo.
Alla fine della messa Monsignor Essayan ha ringraziato il Cardinale Semeraro, il Cardinale Grech, i Patriarchi presenti e i rappresentanti politici. Essayan ha espresso anche la sua gioia che il Libano continua ad essere la terra dei santi. Poi il provinciale dei Frati Minori Cappuccini Abdullah Al-Nufaili ha ringraziato i partecipanti e quanti hanno contribuito al successo della cerimonia di beatificazione.
All’inizio della messa il postulatore per le cause dei santi nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Roma padre Carlo Calloni aveva letto in francese e il suo vice padre Tony Haddad ha letto in arabo, una biografia breve della vita dei beati Melki e Saleh. Poi è stato elevato il sipario delle due immagini che la Chiesa ha ufficialmente adottato per i due beati.
Il Cardinale Semeraro ha letto il decreto apostolico di beatificazione, in lingua latina, firmato da papa Francesco. Nel decreto si attesta che i due stimati servi di Dio, Leonard Melki e Thomas Saleh, i due martiri, i due sacerdoti riconosciuti dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, i due eroi apostoli del Vangelo di Gesù fino allo spargimento del loro sangue, si affermano d'ora in poi beati e si celebra la loro festa liturgica nel giorno della loro ascensione in cielo secondo le regole stabilite dal diritto, il dieci di giugno di ogni anno.