Esztergom , venerdì, 3. giugno, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Ci sono anche passaggi sul ruolo della Chiesa nella società, nella Bolla d’Oro che re Andrea II d’Ungheria dovette concedere su pressione dei nobili 800 anni fa. Quella bolla (Aranybulla in Ungherese) era la prima espressione costituzionale di Ungheria. Ne furono fatte sette copie, e una fu consegnata alla cattedrale di Esztergom. E proprio nel Museo della cattedrale è stata inaugurata una mostra per celebrare il giubileo della bolla, mentre il governo ha lanciato monete commemorative del valore di 5000 e 10000 fiorini ungheresi.
“Possiamo dire a testa alta – ha detto il Cardinale Peter Erdő all’inaugurazione della mostra – che il rispetto per la cultura, il cristianesimo e il rispetto dei valori umani sono generalmente accettati in questo Paese.
Parti importanti della Bolla d’Oro rimasero in vigore fino alla rivoluzione del 1848. Emessa da Re Andrea II il 24 aprile 1222, la Bolla in 31 articoli sanciva i diritti fondamentali della nobiltà, compreso il diritto di disattendere la volontà reale se illegittima. Storicamente, è uno dei primi esempi di limitazioni costituzionali ai poteri di un monarca. Stabilì inoltre che la nobiltà e la chiesa fossero esenti da imposta.
Il testo della bolla contiene anche altri passaggi sul ruolo della chiesa, ha ricordato il cardinale Erdö in apertura della mostra. Di conseguenza, faceva parte della missione del primate "attirare l'attenzione del re sull'osservanza degli insegnamenti cristiani, se necessario, per vegliare sui valori cristiani a capo della nazione".
Cosa che – ha spiegato il cardinale – i primati di Ungheria hanno fatto, dai miei primi predecessori al cardinale Jozsef Mindszenty.