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Trecento anni fa, Vienna diventa arcidiocesi

Con la bolla papale Suprema dispositione dell’1 giugno 1722, Vienna diventava arcidiocesi metropolitana

Cattedrale Santo Stefano, Vienna | L'interno della cattedrale di Santo Stefano a Vienna | Wikimedia Commons Cattedrale Santo Stefano, Vienna | L'interno della cattedrale di Santo Stefano a Vienna | Wikimedia Commons

Era capitale di un impero, ma divenne arcidiocesi piuttosto tardi. Per essere precisi, trecento anni fa. L’arcidiocesi di Vienna festeggia l’anniversario senza celebrazioni particolari, pianificando per il gennaio 2023 un simposio che racconterà la storia, le modalità e le peculiarità dell’arcidiocesi della cità dell’impero asburgico.

Fu l’1 giugno 1722, con la bolla papale Suprema Dispositione, che Papa Innocenzo III conferì a Vienna lo status di diocesi metropolitana di diritto canonico.

Ma perché Vienna divenne arcidiocesi così tardi? Perché le strutture ecclesiastiche che si erano costituite nella Franconia Orientale sin dal Medioevo furono particolarmente longeve.

Il vescovado di Vienna fu costituito nel 1469, ma era solo una mini-diocesi, tagliata fuori dall’area di Passau, che comprendeva l’area cittadina e alcuni villaggi. Nel XVIII secolo l’Austria divenne una grande potenza, conquistando diverse aree dei Balcani, e la città di Vienna divenne una capitale con oltre 80 mila abitanti.

C’era, dunque, bisogno di un distretto amministrativo ecclesiastico più grande, ma l’idea ebbe la forte opposizione del vescovo Raymund Rebate di Passau e dell’arcivescovo Franc Anton Harrach di Salisburgo. Nel 1719, l’imperatore Carlo VI scrisse direttamente a Clemente XI, chiedendo di elevare Vienna ad arcidiocesi. Nel 1721, Innocenzo III successe a Clemente XI, e rispose all’imperatore che avrebbe dato a Vienna una più ampia struttura amministrativa se l’imperatore avesse restituito Comacchio allo Statto pontificio.

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Nel 1722, Innocenzo XIII eresse l’arcidiocesi di Vienna. Il vescovo Sigismondo von Kollonitsch (1716 – 1751) ne divenne il primo arcivescovo. Si trattava, però, di un prodotto ancora molto artificiale.

L’imperatore Giuseppe II (1780 – 1790), dopo un colpo di Stato, fece drastici interventi anche nelle amministrazioni ecclesiastiche, e così sorsero gli arcivescovadi di Vienna, St. Pölten e Linz.

Vienna era inizialmente la meno importante delle arcidiocesi, ma crebbe in prestigio e importanza fino a diventare il primo punto di contatto per i governanti di Austria. Dopo il 1918, con la caduta dell’Impero Austro Ungarico, il legame dell’arcidiocesi di Vienna con il potere fu ancora più forte. Una importanza durata fino ad oggi