Città del Vaticano , sabato, 21. maggio, 2022 15:00 (ACI Stampa).
Sarà canonizzato per equipollenza il beato Giovanni Battista Scalabrini, fondatore dei Missionari di San Carlo e delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo. E, nel concistoro che deciderà la data di canonizzazione, sarà fissata anche la data della canonizzazione del beato Artemide Zatti, il cooperatore salesiano che dedicò la sua vita ai malati.
L’annuncio di un prossimo concistoro per fissare le date di canonizzazione sembra confermare le voci che il Papa proclamerà presto un concistoro per creare nuovi cardinali.
L'equipollenza, applicata ai casi di beatificazione e canonizzazione, è una procedura utilizzata dalla Chiesa cattolica, mediante la quale il papa approva, con un semplice decreto, un culto spontaneo esistente da tempo, senza indagini specifiche e senza attendere il verificarsi di un miracolo. In questo caso, il Papa la utilizza per Giovan Battista Scalabrini (1839 – 1905), beato dal 1997.
Vescovo di Piacenza dall’età di 37 anni, Scalabrini indirizzò in 30 anni di apostolato 72 lettere pastorali, visitando per cinque volte le 365 parrocchie della diocesi. Fondò la congregazione scalabriniana per prendersi cura dei migranti, impressionato dalle enormi migrazioni per le Americhe che accadevano ogni giorno. Della sua congregazione fanno parte il Cardinale Silvano Maria Tomasi e padre Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale con il compito specifico di occuparsi delle migrazioni.
Sarà canonizzato insieme ad Artemide Zatti (1880 – 1951), che fu un migrante in quei tempi. Nato in Emilia, emigra in Argentina, conosce i salesiani, pensa di farsi religioso, ma dopo aver contratto la tubercolosi accetta di non diventare sacerdote. Va in missione in Patagonia, e lì scoprirà la sua vocazione definitiva: quella della cura dei malati.