“Sono molto onorata, meravigliata del fatto che la storia mia personale e indirettamente quella di tante famiglie della mia terra sia arrivata fino al cuore del monastero di santa Rita. Ad una prima lettura della mail con cui mi comunicavano del premio, ho pensato fosse uno scherzo, poi ho temuto di non essere degna di questo premio che accomuna il mio vissuto a quello di santa Rita. Alla fine ho pensato che anche questo potesse essere un disegno di Dio e un Suo modo per avvicinarmi sempre più alla fede che spesso vacilla dinanzi al dolore mio quotidiano e a quello di tanti innocenti che negli anni ho conosciuti”.
Quale rapporto ha con la santa degli impossibili?
“Non conoscevo la storia di santa Rita fino al giorno della mail in cui ho iniziato a leggere della Sua vita e delle sue opere. Di Lei ho ammirato la forza e la tenacia di restare ferma nella fede nonostante tutti i dolori che l’hanno attraversata e di trovare in Dio la Sua fortezza al punto tale di diventare, già prima della santità, mezzo di perdono e di amore”.
Per quale motivo ‘Angeli guerrieri’?
“L’associazione è nata il 6 aprile del 2016; dopo appena pochi giorni è stata creata la pagina facebook. Tutte le decisioni vengono prese di comune accordo tra noi soci fondatori, genitori di bambini andati via di cancro. Abbiamo deciso di unire il nostro dolore ed è quindi nato il desiderio dell’associazione. I soci fondatori sono io e mio marito Edoardo Scuotto, Loredana Barrisciano, Ciro Lucciola, Nicola Coppola, Ida Pariante e Giulia Angelini.
Ci sono poi altri 30 fra soci e volontari che sostengono le iniziative e ci aiutano soprattutto nelle missioni ‘scaccia tristezza’ e nei giornali dedicati agli ospedali oncologici. Il nome dell associazione ‘Angeli guerrieri’ è nato da due considerazioni: che i nostri bimbi sono stati degli angeli in terra che hanno dovuto combattere una guerra ingiusta e lo hanno fatto con le uniche arma in loro possesso: l’amore e la fiducia nella vita. Dopo la loro morte, hanno dovuto continuare a combattere attraverso le nostre mani e le nostre opere per dimostrare e raccontare quello che accadeva e accade nelle nostre terre”.
Quale è l’attività dell’associazione?
“L’associazione è impegnata a sostenere i genitori dei bambini affetti da cancro; in particolare li sosteniamo con contributi mensili, per aiutare queste famiglie a spostarsi fuori regione, quando manca la possibilità economica. Cerchiamo di realizzare piccoli desideri dei bambini,organizziamo gite fuori porta destinate a tutta la famiglia per cercare di unire, perché purtroppo la malattia divide, portiamo sorrisi nelle corsie degli ospedali pediatrici oncologici, organizzando incontri con parrucchiere ed estetiste che coccolano le mamme, facendo loro taglio, piega e cambio look, ovviamente gratuitamente e con molti volontari che giocano con i bimbi”.
A 10 anni dalla morte di sua figlia Dalia quale è la situazione nella ‘Terra dei Fuochi’?
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“La situazione nella ‘Terra dei Fuochi’ purtroppo è rimasta la stessa per quanto concerne le bonifiche i roghi tossici e tutto quello che il sistema di smaltimento illegale di rifiuti industriali comporta, ma soprattutto è stata notevolmente aggravata sotto il profilo dell’ assistenza sanitaria dall’emergenza covid con ulteriori ritardi nelle diagnosi e una pessima qualità di cure per gli