Qaraqosh , venerdì, 20. maggio, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Potrebbero essere inclusi nel gruppo di martiri dominicani di Iraq i due sacerdoti siro cattolici Youssef Jebo Suakriya (1872 – 1915) e Benham Anto Mikho (1882 – 1915). Il primo era un sacerdote sposato, padre di tre figli, Il secondo era un sacerdote e monaco della congregazione dei fratelli di Sant’Efrem. Martiri del dimenticato genocidio caldeo, potrebbero presto essere riconosciuti come martiri. La ricognizione dei loro corpi è stata effettuata due anni fa.
Il martirio dei due sacerdoti è menzionato in breve nell’enorme raccolta di documenti sul genocidio caldeo raccolti da padre Georges-Henri Ruyssen, gesuita, in cui si legge che i due furono “attaccati e fucilati da un soldato, solamente perché erano sacerdoti”.
Ci sono altre prove documentali. I due sacerdoti sono gli unici dei quali si sono preservati in modo certo sepolture e corpi, raccolti con devozione dai fedeli di Qaraqosh e composti in maniera degna nel pavimento di una cappella adiacente alla chiesa principale intitolata alla Madonna Immacolata.
L’assassinio dei due avvenne il 28 giugno 1915, mentre tornavano da Mosul verso Qaraqosh per partecipare alle celebrazioni dei Santi Piero e Paolo.
La loro fama di santità è rimasta intatta negli anni, tanto che durante la visita del 2019 degli Ufficiali dell'Inchiesta Diocesana di Detroit alla casa generalizia delle Suore Dominicane di Santa Caterina in Ankawa-Erbil, nel Kurdistan Iracheno alcune delle religiose che provenivano dalla città di Qaraqosh fecero girare la voce nella comunità siro-cattolica.