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Benedetto XV, la soppressione della Congregazione dell'Indice

Nel 1917 Benedetto XV sopprime l'istituzione voluta da Pio V nel 1571 per la censura dei libri proibiti

Papa Benedetto XV |  | pubblico dominio Papa Benedetto XV | | pubblico dominio

Con il Motu proprio Alloquentes proxime il 25 marzo 1917 Papa Benedetto XV provvedeva ad un altro cambiamento significativo nella Curia Romana procedendo alla formale soppressione della Congregazione dell’Indice.

La Congregazione dell’Indice dei Libri proibiti era stata creata da Papa Pio V nel 1571: aveva il compito di stilare e aggiornare la lista dei libri contrari ai principi della dottrina e della morale cattolica.

Con questo Motu proprio Benedetto XV stabiliva con la soppressione della Congregazione dell’Indice che il suo compito “di esercitare la censura su libri ed altri scritti, sarà d’ora in poi di competenza del Sant’Uffizio”.

Nello specifico alla Congregazione del Sant’Uffizio veniva aperta una Sezione per l’Indice.

Per “evitare che con questa fusione – precisiva il Papa - si accresca eccessivamente la mole di lavoro del Sant’Uffizio, passerà alla Penitenzieria Apostolica tutto ciò che riguarda le Indulgenze: essa sarà pertanto competente a giudicare su tutto ciò che si riferisce  all’uso e alla concessione delle Indulgenze, fatto salvo il diritto del Sant’Uffizio di esaminare sotto l’aspetto dogmatico le nuove preghiere e devozioni”.

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La Sezione delle Indulgenze presso il Sant’Uffizio veniva pertanto trasferita alla Penitenzieria Apostolica.