Città del Vaticano , martedì, 17. maggio, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Almeno 13 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa della guerra in Ucraina, e hanno trovato riparo, rifugio e aiuto grazie alla straordinaria rete messa in piedi Caritas. Un network attivo in Ucraina, con Caritas Ucraina (della Chiesa latina) e Caritas Spes (della Chiesa Greco Cattolica Ucraina) e attivo anche di là dei confine. Intanto, Caritas Europa ha focalizzato ulteriormente i suoi sforzi sull’Ucraina.
Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina e appena eletta vicepresidente di Caritas Europa, ha relazionato a Papa Francesco insieme a padre Vyaceslav Grynevich, segretario generale di Caritas Spes. I due poi hanno tenuto una conferenza stampa il 16 maggio insieme ad Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis, spiegando nel dettaglio e in concreto cosa si sta facendo.
Aloysisus John ha sottolineato che il network della Caritas “è stato in prima linea dall’inizio del conflitto, portando assistenza salvavita sia a quelli che sono rimasti in Ucraina che a quelli che hanno dovuto lasciare la loro patria.
Qualche cifra. Caritas Ucraina e Caritas Spes hanno fornito assistenza a circa 1,5 milioni di persone. Caritas Polonia ha distribuito più di 1 milione e mezzo di pasti a più di 500 mila persone, mentre Caritas Romania ha lanciato programme per venire incontro ai bisogni di medio e lungo termine dei rifugiati, inclusi i corsi di lingua e l’istruzione per i bambini. In Slovacchia sono stati stabiliti circa 76 centri operative.
Mentre Stawnychy ha ricordato che “dietro ogni numero c’è un volto”, padre Grynevich ha sottolineato che oggi “è difficile immaginare la fine della guerra” e che “l’immagine della guerra rimarrà con noi per sempre”.