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Conferenza Episcopale Italiana: i presidenti negli anni '50 e '60

Dal 1952 si sono succeduti diversi cardinali di primo piano alla guida dei vescovi italiani

Il Cardinale Schuster, primo Presidente della CEI |  | pubblico dominio Il Cardinale Schuster, primo Presidente della CEI | | pubblico dominio

A fine mese l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana procederà a presentare al Papa la terna di nomi per la scelta del nuovo Presidente che sarà chiamato a succedere al Cardinale Gualtiero Bassetti, nominato nel maggio di cinque anni fa.

La CEI nasce agli inizi degli anni ’50 del secolo scorso e da allora si sono succeduti diversi presidenti, tutti accomunati dall’essere Cardinali di Santa Romana Chiesa.

Il primo a guidare la Conferenza Episcopale Italiana – dal 1952 al 1953 – è stato il Cardinale benedettino – e futuro beato – Alfredo Ildefonso Schuster, Arcivescovo metropolita di Milano dal 1929 e porporato dallo stesso anno.

Nel 1953 la scelta cade su un curiale, ma con esperienza di pastore: il Cardinale Adeodato Piazza, carmelitano scalzo, all’epoca Segretario della Congregazione Concistoriale (che in futuro sarà rinominata Congregazione per i Vescovi). Il Cardinale Piazza – che ricevette la porpora da Pio XI nel 1937 – in passato era stato Arcivescovo metropolita di Benevento e dal 1935 al 1948 Patriarca di Venezia.

Un anno dopo – è il 1954 – la guida della CEI passa al Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo metropolita di Torino. Guida i vescovi italiani fino al 1958.

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Per sei anni – dal 1959 al 1965 – la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana è assunta dal Cardinale Giuseppe Siri, Arcivescovo metropolita di Genova ed esponente di primo piano dell’ala conservatrice al Concilio Vaticano II.

Dal settembre 1965 al febbraio 1966 la CEI è guidata da una commissione composta da tre cardinali: Giovanni Colombo, Arcivescovo metropolita di Milano; Ermenegildo Florit, Arcivescovo metropolita di Firenze e Giovanni Urbani, Patriarca di Venezia.

Dal 1966 al 1969 – anno della sua morte – la presidenza dei vescovi è assegnato al Cardinale Urbani.

Solo tre, invece, i Segretari Generali che hanno affiancato i Cardinali presidenti in questi 17 anni: dal 1952 al 1953 toccò all’allora Arcivescovo Urbani, che all’epoca era Assistente ecclesiastico generale della Azione Cattolica Italiana; dal 1954 al 1966 Monsignor Alberto Castelli, Arcivescovo titolare di Rusio e dal 1966 al 1972 Monsignor Andrea Pangrazio, già Vescovo di Livorno e Arcivescovo di Gorizia.