Città del Vaticano , lunedì, 2. maggio, 2022 13:50 (ACI Stampa).
Specialmente in tempo di pandemia, che li vede in prima linea, i farmacisti sono sempre più chiamati ad essere un ponte tra i cittadini e il sistema sanitario, andando oltre la burocrazia per creare una assistenza sanitaria “a misura d’uomo”. Lo dice Papa Francesco, incontrando la federazione Internazionale dei Farmacisti Cattolici. Un incontro che si svolge nella Domus Sanctae Marthae, e non nel palazzo apostolico, dato che il Papa non può muoversi per via della gonalgia che lo costringe ad un riposo assoluto.
Nel suo discorso, il Papa sottolinea che questa situazione di crisi sanitaria ha anche “provocato nel vostro ambiente professionale l’esigenza di ‘fare corpo’”, cosa che permette di rilanciare “il valore dell’impegno associativo, tipico della tradizione cattolica”.
“I farmacisti – spiega Papa Francesco - sono come un ‘ponte’ tra i cittadini e il sistema sanitario”. Ed è un sistema “molto burocratizzato”, messo a dura prova dalla pandemia, cosa che provoca in chi è malato “maggiori disagi, maggiori sofferenze e danni ulteriori per la salute”.
Così, dice il Papa, i farmacisti riescono ad alleggerire il peso sul sistema sanitario e allentare la tensione sociale. Ci vuole “prudenza e serietà professionale”, ma il Papa rimarca l’importanza della “vicinanza, del consiglio, della familiarità che dovrebbe essere proprio di un’assistenza sanitaria a misura d’uomo”.
Papa Francesco, poi, esorta i farmacisti a dare un contributo per “la conversione ad una ecologia integrale”, perché “tutti siamo chiamati a imparare uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente in cui Dio ci ha posti, della nostra casa comune”, che include anche “un modo sano di alimentarsi e, in generale di vivere”.