Chortkiv , venerdì, 29. aprile, 2022 9:00 (ACI Stampa).
“Cari amici, le sirene continuano notte e giorno, gli aerei ci sorvolano e abbiamo udito gli echi delle esplosioni a Terebovlja, una località non distante da noi. Ora sono diventate 166 le persone sfollate che abbiamo accolto all’interno della Casa della Misericordia, di cui 55 bambini. Nella cucina lavorano in molti, è un impegno gravoso garantire un pasto a 166 persone ogni giorno, ma nessuno del nostro staff si è tirato indietro e ci aiutano per fortuna anche tanti volontari. Poi abbiamo allestito anche i piani superiori per accogliere in modo dignitoso sia persone adulte invalide, molte delle quali non autosufficienti, sia bambini con le loro madri. I bisogni sono sempre tanti, sono arrivati da poco anche tre bambini da Kiev con disturbi dello spettro autistico”.
Partendo dall’appello di Tetyana Dubyna, presidente del Centro di accoglienza per bambini disabili ‘Casa della Misericordia’ di Chortkiv, sostenuta dal 2018 dalla ‘Fondazione Don Gnocchi’ con progetti di solidarietà internazionale, che accoglie un centinaio di minori con disabilità prevalentemente intellettiva, sia in forma residenziale sia in trattamento ambulatoriale diurno, abbiamo chiesto ad Emanuele Brambilla, responsabile dell’ufficio stampa della ‘Fondazione Don Gnocchi’, di raccontarci la situazione in Ucraina: “La ‘Fondazione Don Gnocchi’ sostiene la Casa della Misericordia di Chortkiv, città situata nella parte sud-occidentale dell’Ucraina, fra Leopoli e la Moldavia. Si tratta di un Centro di accoglienza per bambini minori con disabilità, realizzato su iniziativa del vescovo e di proprietà della diocesi locale. Buona parte degli ospiti e delle madri sono stati evacuati per precauzione, in Italia, Polonia e in altri Stati, dove ora sono assistiti e accuditi da famiglie che si sono prese cura di loro. La Casa ora accoglie oltre un centinaio di sfollati che fuggono da zone del Paese investite dalla guerra: sono mamme con bambini, donne incinte, anziani, invalidi in carrozzina, feriti… ‘Con l’aiuto del vescovo di prendiamo cura di tutte queste persone, spiega Tetyana, la responsabile della Casa. D’altra parte, come potremmo dire di no? Come potremmo non accoglierli? Hanno perso tutto. Non riesco a spiegare cosa provo quando arrivano queste persone bisognose, in particolare i bambini piccoli. Non so cosa dire loro, se non offrire un tetto, un letto, cibo. Conservo le lacrime nel mio cuore. Grazie infinite per il vostro aiuto, che ci permetterà di provvedere anche a loro. Speriamo e preghiamo perché questa strage di innocenti finisca presto’”.
Da quanto tempo la fondazione è in Ucraina?
“Nel 2018 la Fondazione Don Gnocchi ha avviato un progetto di collaborazione con la ‘Casa della Misericordia’, volto all’accompagnamento a 360 gradi del centro, dal punto di vista gestionale, per migliorarne la gestione organizzativa e amministrativa, e per la formazione professionale del personale”.
Perché avete aperto la ‘Casa della Misericordia’?