Città del Vaticano , mercoledì, 27. aprile, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Proviene dal santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano, e sarà portata fino alla parrocchia di San Nicola a Kiev, la statua che Papa Francesco ha benedetto il 25 aprile in Vaticano.
Secondo la tradizione, fu proprio in una grotta nel Gargano, in provincia di Foggia, che l’arcangelo Michele apparve e condusse gli abitanti della regione alla vittoria degli abitanti locali contro i pagani, rivelandosi poi ai locali come l’arcangelo Michele. La grotta di San Michele attira moltissimi pellegrini, ed è stata visitata anche da Ottone III, San Francesco di Assisi, San Giovanni Paolo II.
La statua benedetta ieri da Papa Francesco proviene da lì, ed è modellata sulle stesse dimensioni dalla statua originale, realizzata da Andrea Sansovino nel 1507. L’arcangelo Michele è rappresentato nell’atto di calpestare Satana con il piede sinistro, alzare la spada con la mano destra mentre il mignolo della mano sinistra, che tiene un anello della catena, controlla completamente i movimenti del signore dell’inferno e non gli permette di muovere la testa.
Sarà questa statua ad essere inviata alla parrocchia di San Nicola a Kiev. Padre Pavlo Vyshkovskyi, oblato di Maria abate della parrocchia di San Nicola a Kiev, ha sottolineato di aver visitato più volte il Gargano, e ricordato il particolare legame di Kiev con San Michele Arcangelo, che è raffigurato nello stemma della città.
In effetti, il legame di San Michele con Kiev è lungo mille anni, e gli ucraini sostengono che ha portato la vittoria della luce sull’oscurità. E questa vittoria era data proprio dal Battesimo della Rus’ di Kiev, perché la Rus’ portò benessere in quelle terre.